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Vita "civile" (?)


E' da qualche giorno che si parla dell'attentato al Presidente del Consiglio, sto seguendo le evoluzioni del dibattito, l'ho seguito anche ieri sera, guardando "Ballarò"Ho le mie considerazioni e deduzioni, i miei convincimenti su origini (prossime e remote) e cause (anch'esse prossime e remote), ma ritengo che non interessino nessuno, e che comunque non siano importanti, e le tengo per me.Le considerazioni che faccio sono di altra natura. Guardando lo spettacolo, ahimè inverecondo, dello scambio di accuse, della ricerca del "peccato originale", del "chi ha fatto prima cosa", la memoria è andata automaticamente a ripescare immagini e parole di quando mia moglie ed io ci siamo separati: nessuno ascoltava l'altro, nessuno "scolmava" il bicchiere, in un gioco di rincorsa alla responsabilità primaria che, perdurando, sarebbe arrivato a rintracciare la responsabilità della guerra di Troia.Il meccanismo, a ben guardare, è il medesimo: nessuno guarda alle proprie responsabilità, e la famosa parabola della trave e della pagliuzza resta attuale! Ieri sera hanno mandato in onda un servizio sullo stato semicomatoso della scuola, mostrando immagini di edifici scolastici che sarebbe un complimento definire fatiscenti. Bene! L'on. Castelli, nel commentare, ha detto "gli edifici scolastici sono di competenza delle Provincie, e quella provincia è retta da un'amministrazione di sinistra!". Nulla da obiettare, era vero! Ma mi vien fatto di pensare che, se fosse stata mostrata una scuola analoga in una provincia retta da amministrazione di destra, avrebbe obiettato che il servizio era fazioso. Così come, immagino, qualcuno dello schieramento opposto avrebbe fatto a situazione invertita!Perchè il problema non è più la scuola (in questo caso): è colpevolizzare la parte avversa! Non è più inquadrare e risolvere i problemi, ma indicare qualcuno responsabile (a torto o a ragione, non importa) della loro esistenza!Una volta si diceva che "due torti non fanno una ragione"...spero che ci sia qualcuno che ci pensi, altrimenti...beh, com'è finita "La guerra dei Roses"?