comunicare

il viaggio


Ancora poche ore, e domattina dovremmo partire! Adoro viaggiare, adoro muovermi, vedere cose nuove ed incontrare persone. Amo il viaggio in sè, la sua dimensione, non la mèta, amo la sensazione del non qui e non ora...Mia figlia è una compagna di viaggio ideale: non un lamento, non una richiesta, mai stanca e sempre allegra...si vede che qualcosa da me l'ha ereditata!In genere mi piace farmi accompagnare da lei anche perchè il viaggio è la condizione ideale per cementare rapporti, avere visioni diverse delle persone che ci sono accanto. Nulla rimane esattamente come l'attimo precedente, siamo in continuo divenire, e il viaggio comporta una scoperta continua del noi e dell'altro, di come stiamo divenendo. Con mia figlia ho un rapporto che, dopo qualche momento un po' faticoso, è diventato splendido, mi racconta tutto di tutto (filarini compresi) e credo di saperne più io sul suo conto che sua madre. Ad onor del vero, sono avvantaggiato in questo, perchè la madre ha dei doveri spiccioli cui mi è impossibile adempiere in quanto derivanti dal quotidiano, ed io non vivo con loro!Abbiamo intenzione di muoverci avendo in mente solo una mèta, per così dire...strategica, ma operando, quando ci aggrada, deviazioni e soste impreviste: il viaggio come continua scoperta! Se ci andrà, ci fermeremo a pranzo in qualche borgo o paesino, altrimenti tireremo dritto!Speriamo bene!!!!