comunicare

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Oggi ho trascorso tutta la giornata in casa. Avevo da sistemare la casa, ormai ridotta ad una tana per via sia della mia assenza, sia - successivamente - perchè continuamente impegnato su altri fronti e quindi, una volta a casa, non me la sentivo...Ho dormito, ho fatto ciò che era necessario, ho lavato un po' di roba e, naturalmente, una volta stesa, è iniziata una pioggia modello Diluvio universale, assolutamente imprevista...vabbeh, càpita...l'ho lasciata lì, e prima o poi asciugherà!Ho ascoltato qualche amico...e uno di questi mi premeva tantissimo...un amico che è quasi un fratello, mi è stato accanto nei momenti più difficili della mia vita, uno di quelli in cui spariscono tutti o quasi...tempo fa fu colpito da una malattia grave, si è curato, pare che tutto sia risolto ma...domattina ha il controllo e so che è in ansia...Non riesco a pensare che qualcuno, un amico o anche un conoscente, abbia bisogno di una parola amica ed io stia fermo e zitto...qualcuno troverà noiose queste parole, ma quel qualcuno vale quanto le sue parole, meno del tempo che potrei usare per rispondergli.Vedo in tv le interviste a Gino Strada e a Saviano...mi rendo conto di non vivere in un Paese normale..."Beato quel Paese che non ha bisogno di eroi", chiosava B. Bracht...è vero, qui è un eroe chi semplicemente cerca di fare il proprio dovere, il vigile che dirige il traffico anzichè imboscarsi, il medico che va in ospedale in orario e visita i malati, l'impiegato pubblico che cerca di risolvere i problemi della gente anzichè andare a fare la spesa, il professore costretto a fare i conti con quello che è diventata la scuola... No, non vivo in un Paese normale. Sto seguendo "Report"...è la conferma!Ma la vita continua!