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Ricordi...


Oggi piove, e questo - unitamente al fatto che per la serata gli orari salteranno, causa colloqui a scuola di mia figlia - mi ha indotto a prendere l'auto per venire a Bari, accompagnando mia figlia a scuola.In auto, la pioggia mi ha richiamato alla mente dei ricordi, di quando ero militare di leva, quando facevamo degli scherzi (innocenti, peraltro, nulla a che vedere col "nonnismo") a qualche giovane recluta dall'aria non particolarmente sveglia! La mandavamo in magazzino a chiedere, con divisa ed equipaggiamento, anche un misterioso "ombrello tattico", naturalmente inesistente...I ricordi, si sa, son come le ciliegie...mi è passato davanti un breve film, con attori, comparse, scenografia...mia figlia sembrava ascoltare senza annoiarsi (e d'altronde, me lo avrebbe detto: non difetta di sincerità, almeno nei miei confronti)... C'era un certo Arnaboldi, mi pare brianzolo...sembrava venuto direttamente con Alboino: rosso di capelli e barba, alto...faceva, a noi "terroni", lezioni di "Lumbard"...c'era Luciano, di Baggio, che è stato forse il mio miglior amico durante la naja...ci si sfotteva di continuo sulle origini, ma era molto bello questo teatrino...c'era Martinelli, di vicino Verona, che durante le esercitazioni copriva l'elmetto, anzichè con le foglie con dei fiorellini...e tanti altri, ciascuno con le proprie connotazioni...Era un gioco, giocavamo a fare i soldati anche quando sparavamo, anche quando entravamo nei blindati...ricordo gli scherzi fatti con le ricetrasmittenti tra blindati, e quando, nel corso di un'esercitazione, ci andammo ad imboscare per mezza giornata in un fienile - carro compreso...E ricordo alcune sere d'estate, col fuoco acceso, le pannocchie prese da un campo lì vicino, la chitarra...No, non c'era alcuna velleità bellica in noi, nessuno spirito guerriero...ma quel periodo, credo, ci cementava come cittadini di un'unica terra e di tante idee diverse, e ci cementava come individui di grado di cultura diversa, di origine diversa, di educazione diversa e differente estrazione sociale (anche qualche diffidato di polizia e comunque gente che girava col coltello in tasca)...ma con la consapevolezza che busogna rispettare tutti e farsi rispettare...O forse, era solo gioventù?