La crisi che chiamano greca, ma in realtà è europea, mi suggerisce qualche riflessione, per la verità piuttosto amara!Quando sono nato (e torno in parte su un argomento già trattato) erano in attività, o quanto meno ancora vivi, dei personaggi che davvero volevano dire qualcosa: Churchill, De Gasperi, De Gaulle, Mao, Togliatti, Robert Schuman, Konrad Adenauer, per citarne solo alcuni...il raffronto con i personaggi di oggi è impietoso, non c'è partita!Perchè dico questo, e cosa c'entra con la crisi di cui parlavo?Penso che la crisi sia stata determinata, originata quasi, dalla assoluta mancanza di statisti di quel calibro! Lo statista è colui - secondo me - che è in grado di intravedere oltre l'orizzonte, di immaginare un sogno e di guidare un popolo nella sua realizzazione...statisti furono quelli che, all'indomani della seconda guerra mondiale, immaginarono un'Europa unita...ed era difficile immaginarlo allora: avevamo appena finito di scannarci allegramente tutti quanti, l'odio era imperante ovunque...eppure quelle persone immaginavano l'inimmaginabile...Quanta differenza con queste mezze calzette! Abituate a governare con i sondaggi, timorose di perdere la poltrona, incapaci di proporre un sogno e di guidare i propri concittadini nel suo raggiungimento!E, poichè la storia è impietosa, ci punisce! Non si è avuto il coraggio di fare il salto di qualità, non si è avuto il coraggio di proporre qualcosa di più che un'unione di stati, un'entità (che chiamerei superstato) in grado di fissare regole valide per tutti e con poteri atti a farle rispettare, e la storia si vendica!Siamo passati da un'epoca in cui si progettava avendo in mente dei valori ad una in cui si naviga "a vista", avendo in mente degli interessi...e quando la politica perde di vista i valori e vuol competere sul piano degli interessi, è perdente: ci sono entità che sanno farlo meglio (Banche, istituzioni finanziarie, agenzie di rating...) perchè più attrezzate alla bisogna!Per carattere sono ottimista, ma questo non significa nascondere la realtà sotto il tappeto...e la realtà mi dice che, con uomini come questi, non andremo lontano!!!(P.S.: ho evitato volutamente di parlare del caso - pietoso - del livello dei politici italiani, abbondantemente al di sotto della media - mediocre - europea)
I tempi cambiano...
La crisi che chiamano greca, ma in realtà è europea, mi suggerisce qualche riflessione, per la verità piuttosto amara!Quando sono nato (e torno in parte su un argomento già trattato) erano in attività, o quanto meno ancora vivi, dei personaggi che davvero volevano dire qualcosa: Churchill, De Gasperi, De Gaulle, Mao, Togliatti, Robert Schuman, Konrad Adenauer, per citarne solo alcuni...il raffronto con i personaggi di oggi è impietoso, non c'è partita!Perchè dico questo, e cosa c'entra con la crisi di cui parlavo?Penso che la crisi sia stata determinata, originata quasi, dalla assoluta mancanza di statisti di quel calibro! Lo statista è colui - secondo me - che è in grado di intravedere oltre l'orizzonte, di immaginare un sogno e di guidare un popolo nella sua realizzazione...statisti furono quelli che, all'indomani della seconda guerra mondiale, immaginarono un'Europa unita...ed era difficile immaginarlo allora: avevamo appena finito di scannarci allegramente tutti quanti, l'odio era imperante ovunque...eppure quelle persone immaginavano l'inimmaginabile...Quanta differenza con queste mezze calzette! Abituate a governare con i sondaggi, timorose di perdere la poltrona, incapaci di proporre un sogno e di guidare i propri concittadini nel suo raggiungimento!E, poichè la storia è impietosa, ci punisce! Non si è avuto il coraggio di fare il salto di qualità, non si è avuto il coraggio di proporre qualcosa di più che un'unione di stati, un'entità (che chiamerei superstato) in grado di fissare regole valide per tutti e con poteri atti a farle rispettare, e la storia si vendica!Siamo passati da un'epoca in cui si progettava avendo in mente dei valori ad una in cui si naviga "a vista", avendo in mente degli interessi...e quando la politica perde di vista i valori e vuol competere sul piano degli interessi, è perdente: ci sono entità che sanno farlo meglio (Banche, istituzioni finanziarie, agenzie di rating...) perchè più attrezzate alla bisogna!Per carattere sono ottimista, ma questo non significa nascondere la realtà sotto il tappeto...e la realtà mi dice che, con uomini come questi, non andremo lontano!!!(P.S.: ho evitato volutamente di parlare del caso - pietoso - del livello dei politici italiani, abbondantemente al di sotto della media - mediocre - europea)