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"Un bambino su 4 a rischio poverta'Telefono azzurro, Italia vicina a Bulgaria e Romania (ANSA) - ROMA, 24 GIU - In Italia 1 bimbo su 4 e' a rischio poverta': un dato che ci accosta a bulgari e romeni, unici in Ue ad avere percentuali piu' alte (33-26%). La media europea e' del 20% ricorda il dossier 'Bambini e adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi 10 anni' diTelefono Azzurro ed Eurispes.L'Italia -sottolineano- vive ancora l'inadeguatezza delle politiche di sostegno economico alle famiglie e le istituzioni devono farsi promotrici di interventi specifici sul piano normativo e della prevenzione."In questo frangente assistiamo ai tentativi concentrici da parte di potentati politici ed economici per ridurre i diritti dei lavoratori a livelli di 50 - 60 anni fa.Nella contesa su Pomigliano D'Arco abbiamo visto il governo schierarsi abbondantemente con la Fiat, abbandonando il ruolo di mediatore che ordinariamente dovrebbe assumere in casi come questo, e nel caso delle leggi finanziarie o di altra natura è sempre più schierato a vantaggio del più forte.Non è un caso, d'altronde, che voglia stravolgere la Costituzione...questa era nata sulla base di una civiltà giuridica e sociale che metteva tutti sulle medesime posizioni di partenza, assicurando soprattutto la solidarietà...che non significa mandare uno o due euro con un sms!...la solidarietà è dividere una fetta di pane con chi ha meno di te, significa che chi più ha, più deve contribuire al benessere collettivo.In Gran Bretagna la tassazione sulle rendite finanziarie è stata portata al 22% (ma si sa, lì al governo ci sono dei pericolosissimi bolscevichi), qui, invece, si taglia su ospedali, scuole e centri sociali. I Comuni e gli enti locali sono messi in condizione d non poter più erogare servizi come i trasporti ed altre iniziative. In Puglia, stante questa finanziaria, c'è il pericolo che vengano aboliti gli sconti ferroviari per i pendolari (studenti e lavoratori), finanziati finora dalla regione (giusto per stare sul concreto)...ma il nostro caudillo precisa che il governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani...vero: lo farà fare agli enti locali!A Pomigliano d'Arco i lavoratori hanno detto, in larga parte, che la dignità non è in vendita, e lo hanno detto sapendo di pagare un prezzo in prima persona, loro e le loro famiglie...Attendiamo fiduciosi che governo e industriali recepiscano il messaggio e si decidano una buona volta a fare bene il loro mestiere!