comunicare

donare


IL DONARE(da: "The Prophet" di Khalil Gibran - Knopf)Voi donate ben poco quando date ciò che possedete. E' quando donate voi stessi, che date veramente (...)   (...) Ci sono quelli che danno poco del molto che hanno e lo danno per averne riconoscenza, e questo desiderio nascosto rende corrotto il loro dono. E ci sono quelli che possiedono poco e lo donano tutto. Sono coloro che hanno fede nella vita e nella sua generosità, e il loro forziere non è mai vuoto. Ci sono quelli che danno con gioia, e la gioia è la loro ricompensa. E ci sono quelli che danno con pena, e la pena è il loro battesimo. E ci sono quelli che danno senza provare né rimpianto, né gioia. Essi donano in modo simile al mirto, che laggiù nella valle sprigiona la sua fragranza nell'aria. (...)   (...) Tutto ciò che avete un giorno sarà ceduto; perciò date adesso, affinché la stagione del donare possa essere vostra e non dei vostri eredi. Spesso dite: "Vorrei dare, ma solo ai meritevoli". Gli alberi del vostro frutteto non esprimono questo, né il gregge del vostro pascolo. Essi donano per vivere, perché trattenere è perire. (...)   (...) E voi che ricevete - e tutti ricevete - non permettete che il peso della gratitudine, imponga un vincolo tra voi stessi e chi vi ha donato. Poiché preoccuparsi del proprio debito, è dubitare della sua generosità che ha per madre la fertile Terra, e per padre Dio. ....Fin qui Gibran...ma ho sempre in me la domanda se faccio bene a fare ciò che faccio...rido, scherzo, scrivo post - seri e facèti - ma la vita reale pone delle richieste pesanti, chiede di aiutare il nemico di ieri perchè lo vedi sottoposto ad ingiurie tremende, che vanno oltre le sue colpe...ed a questa richiesta si risponde "sì!" perchè si pensa che il vangelo non sia solo un libro, perchè l'animo rifiuta la sopraffazione...però non è giusto!