comunicare

festa paesana


C'è la festa patronale, in questi giorni, al mio paese...una di quelle feste tipiche del meridione d'Italia, con le luminarie ricche e ridondanti, barocco allo stato puro, la banda che gira per il paese, le giostre, la statua del santo portata in processione...S. Michele, per la precisione...si, lo sappiamo, sarebbe alla fine di settembre, ma si festeggia in questi giorni di agosto per dar modo agli emigranti di parteciparvi...Personalmente, a me provoca degli inconvenienti: l'uscita con l'auto da casa mia diventa problematica, visto che sbocca su una pineta dove sono sistemate alcune bancarelle e la strada è bloccata (tranne per i residenti) al traffico...ma il tutto è ben sopportabile, qualche giorno l'anno!Soprattutto per il senso di comunità che queste feste riportano nell'animo della gente: si attende l'emigrante, quello che è partito, ci si incontra tra parenti ed amici ormai quasi scomparsi dalla nostra mente...insomma, l'intera comunità si ritrova con l'occasione (direi la scusa) del santo protettore---...e poi, l'antica gioia dei bambini, le frotte dei ragazzi, i primi corteggiamenti... noccioline e birre......e stasera proverò anch'io ad andare a massacrare il mio fegato presso una di queste rosticcerie improvvisate: sarà una gara di resistenza tra colesterolo stanziale e quello in entrata...bella gara, in un tripudio di trigliceridi!!!! eheheheheh