comunicare

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Stanotte stavo scrivendo qualcosa...in genere, andando a letto, ripercorro la mia giornata...chissà quali e quanti errori avrò fatto oggi, e chissà quanta e quale gente avrò ferito, sia pure involontariamente...ma forse sono solo menate, pensieri che servono a nascondere dei vuoti...chissà! Molta gente mi rimprovera di essere troppo problematico e di riuscire a rendere incomprensibile quello che penso e voglio...Può darsi...Certe volte mi sembra di essere stato paracadutato da Marte...Quando non vieni capito, è sempre un tuo difetto, una comunicazione errata - quando non inesistente - da parte tua, non è mai colpa degli altri. Questa è sempre stata una mia convinzione...il punto è: in che modo ripristinarla, questa comunicazione? e cosa comunicare? Perchè quelli che ho in mente sono modelli...non esportabili, e difficilmente assimilabili ...come spiegarli? Non è semplice...e se ci provassi, qualcuno manderebbe immediatamente dei signori in camice bianco al mio indirizzo...Invertire l'ordine dei valori reali e farlo coincidere con quello dei valori ideali...un'idea da matti, appunto...regalare un fiore in cambio di uno schiaffo ti rèlega immediatamente nel ruolo degli imbecilli...e se cerchi di capire cosa vuol dire l'altro, il più delle volte ti ritengono un debole (e guai ad accettare l'idea dell'altro perchè ritieni il suo punto di vista migliore del tuo...saresti finito!)C'era il film "Miracolo a Milano" (Zavattini e V. De Sica) che si concludeva con la ricerca di un mondo in cui "buongiorno vuol dire veramente buongiorno"...solo che i protagonisti lo trovano in un altro mondo, mentre io mi ostino a cercarlo qui...Forse è per questo che sembro incomprensibile...le idee troppo semplici, spesso lo sono...Si, paracadutato da marte...