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Allora...chiunque dica che la destra non fa nulla per l'occupazione, dice il falso...ehehehehScorrendo "il fatto quotidiano" si vede subito quanto stia a cuore l'occupazione...infatti nel consiglio direttivo dell'ACI di Milano sono stati cooptati il figlio del nostro Ministro della difesa, Eros Maggioni (fidanzato del ministro Brambilla, che a quanto pare disponeva delle nomine in quanto l'ente era commissariato...Caligola nominò senatore il suo cavallo...) Tra i componenti del Comitato scientifico per la sicurezza urbana spicca il nome del consigliere comunale Marco Osnato,  genero di Romano La Russa. Senza contare il comparto sanità. Dal Pio Albergo Trivulzio fino all’ospedale San Paolo nel cui collegio sindacale compare il nome di Vincenzo La Russa, altro fratello di Ignazio.Ma procediamo con ordine...La storia inizia nell’inverno del 2009, quando arrivano all'ACI cinque lettere di dimissioni di altrettanti consiglieri. Cinque su nove significa commissariamento. A questo punto il pallino finisce in mano al governo e al ministero del Turismo di Michela Brambilla.È in questo momento che l’ex miss Romagna decide di nominare un commissario. Scelta difficile che ricade sul nome più probabile: Massimiliano Ermolli, figlio di Bruno - ex Mediaset. Il quale prende subito una decisione “scomoda”: elimina dalla corsa al nuovo Cda una delle due cordate, tra le cui fila, guarda caso, stanno i nomi dei consiglieri dimissionari. Scatta il ricorso al Tar (si attende ancora il giudizio), che ha il merito di squadernare i componenti dell’altra lista. Tra i nomi quello di Geronimo La Russa, Eros Maggioni e lo stesso Massimilano Ermolli che si presenta sotto la doppia veste di candidato-commissario.Un conflitto d’interessi che si allarga. Sì, perché Ermolli junior, all’epoca del commissariamento di Aci, è anche consigliere di Sinergetica. La società si occupa di consulenze e a partire dal 2008 “ha rapporti contrattuali di natura commerciale con l’Aci”. Due gli incarichi: il primo da 150 mila euro per attività di accertamento nei confronti di Sara Assicurazioni (controllata al 51% da Aci). Il secondo da 100 mila, iscritto a bilancio sotto la voce promozione istituzionale. La storia poi, si fa surreale leggendo l’esposto al Tar nel punto in cui si affronta la nomina del fidanzato della Brambilla. “Maggioni – scrivono gli esclusi – si associa alla sezione milanese dell’Aci 48 ore prima dell’indizione delle elezioni, anche se risiede a Lecco”. Insomma, le ombre non sono poche. Ma questo non conta. I diretti interessati si difendono, sostenendo la “legittimità della candidatura”. A fine luglio, nel silenzio prevacanziero, il pasticcio si compie: le candidature si trasformano in nomine effettive.E' un condensato da Davide Milosa per “Il Fatto Quotidiano