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Opinioni...


Cosa succede sulla sponda di fronte a noi, nel Mediterraneo? E perchè?Son domande che da settimane ci poniamo quasi tutti...dico quasi perchè pare che il nostro ministro degli esteri abbia cose più importanti da fare..ad esempio le carte sull'appartamento di Fini da indicare (ma non esibire) in Parlamento. Ma sulla mancanza di senso dello Stato, senso della Storia e senso delle Istituzioni di questo governo potremmo scrivere libri...Di fronte a noi, alle nostre porte il mondo brucia, ma pare non interessi molto a Frattini & C....evidentemente abitano su un altro pianeta...Vabbeh... allora, riassumiamo: in Tunisia il regime è spazzato via, in Egitto sta accadendo in queste ore, ci sono rivolte e manifestazioni in Algeria (dove sono vietate), Yemen, Giordania, persino in Siria (dove Assad ha promesso delle riforme e libere elezioni amministrative) ed in Sudan (dove si chiede la destituzione del presidente della repubblica, ricercato dalla Corte di giustizia internazionale per crimini contro l'umanità)...mancano Arabia Saudita, Marocco (dove comunque una monarchia intelligente ha iniziato da tempo un timido processo di modernizzazione) e poco altro...E' che - secondo me - la storia ha ripreso a macinare la sua strada e, come sempre, riparte dalle nostre contraddizioni...La crisi mondiale degli ultimi anni si è scaricata su quei paesi, dopo aver attraversato (e lo sta ancora facendo) noi occidentali, ed ha rimeso in moto la rabbia delle popolazioni, che si ritrovano senza la libertà, ma ancora più poveri e senza la valvola di sfogo dell'emigrazione...Si è rimesso in moto un meccanismo, bloccato negli anni '50 e '60, dopo la trovata indipendenza di quelle nazioni...E' accaduto che con la crisi la forbice tra ricchi e poveri all'interno dei singoli paesi, e tra paesi ricchi e poveri, si è allargata, provocando delle diseguaglianze che ormai feriscono non solo dal punto di vista ideale, ma anche pratico: quando non puoi più comperare lo zucchero o la farina, l'immagine dell'ultraricco passa dall'essere una connotazione meramente sociale e/o finanziaria ad essere un insulto alla tua dignità, e se questo risentimento non trova sfogo legalmente, democraticamente, lo trova con l'insurrezione......e quando questa forbice si allarga tra differenti stati o società...l'insurrezione si trasforma...E parlo solo dell'aspetto economico...perchè qui sono in gioco anche equilibri geopolitici: l'Egitto è stato per decenni il perno della pace con Israele, che ora non si sente più sicura...le nostre importazioni di petrolio passano da Suez (e infatti, il "Brend" ieri è schizzato a 100 dollari al barile) e non solo il petrolio...Frattini farebbe bene a tener d'occhio questo problema, anzichè fare il galoppino del cavaliere ed occuparsi di bivani a Montecarlo...il nostro governo farebbe bene a tenere sotto osservazione quello che sta accadendo...se qualche milione di sbandati decidesse di lasciare il loro paese, dove crediamo andrebbero? E chi, con cosa, li potrebbe fermare?