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Domani è in programma una serie di manifestazioni di protesta, in varie città italiane...lo slogan è "Se non ora, quando?"...L'idea è nata per riaffermare il ruolo positivo ed attivo delle donne, in contrapposizione al loro...."uso" (termine brutto e volgare, ma efficace) in questa società! Il tema si sta allargando, fino a diventare - nella mente degli organizzatori - una sorta di proposta antiberlusconismo...e fin qui, nulla di male...anzi...Il problema è che, ad una proposta pubblica non corrispondono poi comportamenti privati conseguenti... quante donne, tornando a casa, torneranno a sottomettersi non solo al maschio dominante, ma ad un certo clichè che le vuole consumatrici di determinati prodotti, utilizzatrici di lavatrici o lavastoviglie, ad un certo stereotipo secondo il quale la casa si reggerebbe su di loro? E a che serve una manifestazione, se poi non incide sui comportamenti privati ed infine elettorali delle donne?Ricordo un tempo in cui le donne morivano per gli aborti clandestini... fecero delle lotte, riuscirono ad ottenere delle leggi che le tutelassero...dove son finite quelle donne? Perchè, immagino, senza di loro difficilmente avrebbe avuto vita facile una classe politica che sta così pesantemente cercando di condizionare la vita sociale ed economica di tutti scaricando il peso sulle donne stesse... la quantità di donne senza lavoro, di donne precarie, di donne che sono costrette ad una vita massacrante perchè mancano asili e scuole, di donne in cassa integrazione è impressionante...ma son donne anche quelle che votano certi politici e danno loro sostegno in queste stesse ore...sono cieche, masochiste, o piuttosto ragionano per slogan, avendo rinunciato all'esercizio di critica?Non è solo una questione di apparenze e di consumi... molte donne, che in piazza sembrano esacerbate femministe, di fronte al maschietto che le sottomette - anche sessualmente - che le fa soffrire col suo comportamento da galletto, con le sue bugie, con i suoi tradimenti, si lamentano ma "non possono fare a meno di lui"... E non solo... Penso che andrò alla manifestazione...ma quante donne - al rientro - saranno convinte ad utilizzare, nel confronto del maschio, le armi di cui son certamente dotate (intelligenza, volontà, determinazione) e non piuttosto quelle classiche della seduzione... in quante spiegheranno al loro uomo, amico, marito, amante, fidanzato che una certa cosa si fa in un certo modo, e in quante, invece non lo spiegheranno, utilizzando mezzi che da sempre son considerati tipicamente femminili per trascinarli sulle loro posizioni?Perchè le rivoluzioni sono (apparentemente) facili da avviare... il vero problema è mantenerle...