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Chi ricorda il mito di Orfeo ed Euridice? Orfeo, che suonava la cetra in modo davvero sublime, va negli inferi a chiedere la restituzione della sua amata sposa, deceduta…riesce a suonare in maniera così dolce da convincere Plutone a rendergli l’amatissima sposa…ad una condizione: che non si volti indietro a guardarla mentre escono, lei dietro di lui…Ma egli si volta…è umano, è normale…lei viene riportata, questa volta definitivamente, agli inferi…Ci sono delle verità, a volte, che è meglio non conoscere… l’amore è fatto di verità gridate, ma anche di silenzi, di pudori, del non detto che il vento trascina e l’acqua trasporta…Perché, a volte, è meglio “sentirlo” alle spalle, riconoscerlo dal profumo, piuttosto che osservarlo in volto: c’è il rischio che prenda una forma…e le forme son lontanissime dai sogni, multiformi…informi…In ciascuno di noi alberga la dimensione del sogno…sappiamo benissimo che non potrà mai trasformarsi in realtà…qualora la guardassimo in volto, si allontanerebbe da noi…chi ne è cosciente preferisce mantenerla in quella dimensione piuttosto che perderla, chiamandola col suo nome…Orfeo…ha perso Euridice quando ha smesso di sognarla e l’ha guardata…*(è come quando di desidera un viaggio impossibile... si sa bene che è al di fuori della nostra portata ma lo si sogna... ed è un sogno che ci sostiene, ci fa fare cose che avremmo ritenuto impossibili, ci aiuta nel quotidiano, ci fa andare avanti nelle difficoltà... ripeto, sappiamo bene che non potremo mai attuarlo...ma copriamo questa verità col silenzio - non con la menzogna, col silenzio! - ...E' proprio giusto ...ed è utile a qualcuno scoprirlo?)