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E' morto Chiappella


"Oh, Signùr" era la ricorrente espressione di stupore o di dispetto di Giuseppe Chiappella, il brontolone di Rogoredo, milanese trapiantato a Firenze dove trascorse gran parte della sua vita di calciatore. Uno spaccaosse della generazione di Rino Ferrario e Luigi Moltrasio che, in nazionale, stendevano gli avversari nordici più tosti, fossero tedeschi o i rissosi nordirlandesi di una memorabile serata di freddo, botte e parapiglia a Belfast (dicembre 1957). C'era Sivori che voleva fare il direttore sportivo, c'era Parola che doveva fare l'allenatore e Fiore aveva ingaggiato Otto Gloria, il guru del calcio portoghese, ma poi non aveva raggiunto l'accordo per trattenerlo. Fu la sua impresa azzurra in coppia con la scazzottata nella partita con la Juventus al "San Paolo" in cui sfoderò lo spirito guerriero di Belfast contro Heriberto mentre Panzanato e Salvadore, Sivori e Favalli se le davano di santa ragione (1 dicembre 1968). Source: Continue reading »