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GIALLO/Vieste spaccata:


La parte profonda della città, quella più debole e meno legata alle relazioni sociali, ha la tentazione di estraniarsi e di chiudere porte e finestre delle proprie case e del proprio pensiero. È la posizione opposta a quella espressa da don Giorgio Trotta, parroco di Santa Maria di Merino, in un'intervista alla «Gazzetta»: «La mafia è fra di noi e dobbiamo imparare a contrastarla prima di tutto con un nostro cambiamento di pensiero». La Vieste timorosa e arroccata non è solo quella più debole dal punto di vista culturale; anche i piccoli operatori economici, il bottegaio o l'artigiano, dicono di preferire stare in disparte e pensare ai loro piccoli affari. La realtà è descritta dal procuratore della repubblica di Bari, Antonio Laudati, capo della Direzione distrettuale antimafia: «L'episodio s'inserisce in un quadro di recrudescenza delle attività criminali dei clan mafiosi della zona che registra la scomparsa di quattro persone nell'ultimo anno e quindici omicidi». Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=386789&IDCategoria=1