Il collezionista

Post N° 2


Da bambino avevo una palla di vetro che mi aveva regalato una mia zia al ritorno da una gita sulla costeria amalfitana. All'interno, in un trionfo di plastica e colori accesi, si vedevano alcuni monumenti e in basso qualcosa che doveva sembrare sabbia e mare da cui sporgevano delle conchiglie. E come ogni palla di vetro che si rispetti, girandola scendeva la neve. La neve!! Per anni ho continuato ad immaginare Natali innevati ad Amalfi senza capire l'incoerenza del contenuto di quell'oggetto. Ad anni di distanza mi è tornato in mente quella palla perché i miei ricordi sono esattamente uguali.Conservo i miei ricordi come tante palle di vetro di cui non riesco a disfarmi. Li tengo tutti ordinati e ogni palle racchiude l'incoerenza della mia vita. Vedo le persone a cui ho aperto la mia casa e il mio cuore pur sapendo che mi avrebbero ferito. Vedo la ragazza con cui avrei voluto condividere tutta la mia vita e che invece ho allontanato da me. Vedo quella con cui non avrei mai dovuto stare e che non riesco a lasciare. In alcune palle sono raccolti i bivi della mia vita. Vedo la strada giusta da prendere ben indicata e dall'altra parte la strada che ho preso io. Non vedo le gioie della mia vita, che pur ci sono state. Ma adesso sembrano sparite, nascoste in palle in cui la neve non smette mai di cadere. Vorrei fare pulizia. Vorrei fare pulizia.