Step by Step...

Bologna


Ieri è stata una bella giornata, sono finalmente riuscito a farmi una gita (lampo) a Bologna, insieme a due buoni compagni di viaggio.Era da tempo che volevo andarci e per fotuna le mie aspettative non sono state deluse
Si, perchè Bologna ha un suo fascino particolare, non è la classica città d'arte italiana, come Firenze per esempio. E' come dire, più modesta, ma altrettanto bella. Ci sono tantissimi "grandi" monumenti che però non ostentano, non sono sfarzosi. Dà l'idea insomma di essere a misura d'uomo, accogliente e vivibile, dopo poche ore ti sembra quasi di esserci nato, è come se la sentissi tua.Se poi avete "l'ardire" di salire sopra la Torre degli Asinelli non ve ne pentirete...la vista, specie in una giornata serena come quella di ieri, è qualcosa di spettacolare, unico. Non sarei sceso più. Ero talmente euforico che avrei attaccato bottone anche con una colonna
Tanto è vero che mi son messo a scambiare due chiacchiere con dei ragazzi di un college di NY, Brooklyn per l'esattezza...il loro professore è uno di quei "personaggi da sbarco" come li chiamo io, troppo simpatico...era assolutamente estasiato da quella vista della città che siam stati li a parlare per un quarto d'ora, prima della foto di rito assieme ovviamente. Me la manderà via mail, ma quando ho visto l'anteprima ero già piegato in due dalle risate
E poi, una frase, una riflessione che sembra banale, ma non lo è: "Marco, tu puoi vedere una città, un posto del mondo, anche da un libro, ma non è mai come esserci stato, aver respirato la sua aria...guarda quelle case, ti parlano..."Grande Robert. Non posso fare altro che darti ragione.
Dopo essere tornato giù, ho pensato bene di trovare un posto per mangiare, e assaggiare finalmente un buon piatto tipico emiliano: tortellini. Non so voi, ma io ne vado pazzo, ehehe...E qui al ristorante, altra esperienza. Mario, il cameriere. Un ragazzo pugliese, quasi della mia età, che ci ha subito preso in simpatia. E che fra un piatto e l'altro, ci ha raccontato la storia della sua vita: una laurea (inutile dice lui) a Milano che non riesce a sfruttare, un periodo in giro per l'Europa e ora li a Bologna, a fare il cameriere per tenere vivo il suo sogno di suonare, ma con i piedi comunque per terra, perchè ha una ragazza che vuole sposare. Anche qui, forse nulla di speciale, ma intanto lui al suo sogno ha deciso ancora di rimanerci aggrappato. Ha deciso che non è ancora il momento di mollare. E non è mica poco.Grande Mario. Non posso fare altro che darti ragione.Forse ora mi avete capito un pò di più, quando vi dico che per me questa città ha un fascino particolare.E' grande, ma ancora a misura d'uomo. A misura dei piccoli grandi sogni di ogni uomo.Goodbye, Lonely ;-)PS. Vi lascio con la canzone che suonavano in una piazza, mentre lasciavo la città...una gran bella canzone, un pò malinconica, ma assolutamente perfetta per il momento in cui l'ho ascoltata...Fiorella Mannoia e Ivano FossatiAh che sarà