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Quanto tempo


Quanto tempo.Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho scritto qui, a pensarci non mi sembra quasi vero. Oddio, non è tanto in senso assoluto, ma forse per i tempi di un blog è veramente tanto. Infatti mi sembra passata un'eternità, mi sembra quasi un periodo diverso della mia vita, di quelli che si ricordano ogni tanto con un pò di nostalgia.Che ci volete fare, sono rimasto anche io vittima del Tempo. O meglio, della mancanza di Tempo. E fondamentalmente di voglia. Perchè ogni tanto ci sono quei periodi in cui arrivi la sera a casa bello cotto ed è già tanto se riesci a scambiare due parole con un amico o un'amica. Per raccontarsi, per sfogarsi, per consolarsi un pò a vicenda. E di stare a confrontarsi con se stessi, su queste righe, a volte non ce la si fà proprio.E dire che il desiderio di farlo ricorreva spesso. Ad esempio quando la nostra "amica a 4 zampe" ci ha lasciati, poco più di un mese fa.Stava molto male e purtroppo l'unica cosa che rimaneva da fare era farla sopprimere.Si spera sempre di non arrivare a queste situazioni, ma capita. E quando ci hai vissuto assieme per moltissimi anni, praticamente da quando non eri neanche adolescente, non è affatto facile prendere una decisione del genere, anche se è quasi una scelta obbligata. Anche se alla fine "è comunque un animale". Ci si sente lo stesso in colpa, forse perchè inconsciamente sembra di tradire l'infinita fiducia che quell'adorabile mucchietto di pelo nutre per il proprio padrone, per noi che eravamo il suo punto di riferimento costante e in ogni istante. Tanto è vero che alla fine non ce l'ho fatta ad accompagnarla fino all'ultimo, mi sarei sentito troppo male. Ho preferito salutarla il giorno prima, standole semplicemente accanto e accarezzandola, dandole quel contatto fisico che sempre cercava con noi. E chiedendole scusa.Ed è incredibile come magari bastano un paio di film per far tornare a galla il dispiacere che avevi elaborato nei primi giorni. Ti sembra quasi più acuto, più intenso.Non so, forse è l'effetto del Natale, della festa, della voglia di star bene a tutti i costi, che dà a certe sensazioni dei toni più malinconici, forse più subdoli da affrontare. O da ri-affrontare.Meno male che si ha anche la possibilità di rielaborare sensazioni piacevoli. Come quelle passate assieme ad alcuni degli amici più cari che hai, che anche se per varie ragioni non li vedi da un anno, è come se li vedessi tutti i giorni. E pure il gelo delle 4 del mattino fra una battuta e l'altra ti sembra più sopportabile in loro compagnia, magari capendo anche che le riflessioni che si fanno alla fine sono le stesse, seppure arrivino da esperienza diverse. Con la consapevolezza che anche se distanti, anche se abbiamo preso strade diverse, continuiamo a crescere nello stesso modo di sempre, come abbiamo fatto in tutti questi anni, sempre nella stessa direzione.Si potrebbe obiettare: "Ma che noia!".Io invece dico solo: "Che fortuna".
Ed è una fortuna, che ogni tanto le preoccupazioni o i timori che abbiamo, si possano  dimenticare per qualche istante.Un pò come quando si ritorna a casa dopo un lungo viaggio.Vi lascio con una canzone che amo molto e che spesso mi capita di trovarmi a canticchiare quasi inconsapevolmente...Goodbye, Lonely ;-) A sort of homecomingU2