Step by Step...

Paure


Questo inizio dell'anno è stato un pò strano, con alcuni eventi inaspettati, sia nella vita privata sia nel lavoro. Qualcuno a dire il vero magari era un pò prevedibile  pensandoci bene, qualcuno un pò meno, ma ciò nn toglie che abbiano dato quel pizzico di vivacità in più nelle cose che vivo che non guasta mai, anzi.Il fatto è che tramite una serie di collegamenti mentali strani dei miei, questi fatti inaspettati mi hanno portato un pò a riflettere sulle nostre paure o, senza essere troppo tragici, sui nostri timori.Eh si, perchè almeno a me, le sorprese lasciano sempre un pò spiazzato, faccio fatica ad adattarmici velocemente, a prendere bene le misure di nuovo. E quindi va a finire che la parte irrazionale di me salta fuori e quei timori che cerco per quanto possibile di tenere nascosti o comunque sopiti, vengono a galla.E mica finisce li. Uno per uno, ogni volta, mi tocca riesaminarli, analizzarli e vederne i cambiamenti nel tempo, magari cercando una volta per tutte di porvi rimedio.Con alcuni si riesce, con altri purtroppo no. Di qualcuno magari ne trovi la chiave, e intravedi un modo per superarli, con altri ancora non ti resta che constatare, ancora una volta, che te li devi portare appresso ancora un pò, perchè l'unica soluzione è aspettare che passi del tempo e vedere come vanno le cose.La cosa "bella" è che le paure sono le più disparate e non esiste un modo univoco per tutti di eliminarle.C'è chi ha paura di cambiare lavoro, chi ha paura delle malattie, chi ha paura di cambiare città, chi di rimanere da solo, chi ha paura degli insetti, chi di fare un errore, chi di fidarsi delle persone, chi semplicemente di incontrarne alcune. E la lista sarebbe infinita, come infinita è la percezione che ognuno di noi ha rispetto alle stesse paure. Potrebbero essere benissimo dei semplici timori, di quelli che ti aiutano pure, ti mettono "in guardia". A volte ti risparmiano pure un sacco di sofferenze. Ma potrebbero essere anche delle vere e proprie fobie, di quelle che ti bloccano letteralmente, in un modo o nell'altro.E sfido chiunque a dire che "No, io non ho paura di niente, non c'è nulla che mi terrorizzi".Impossibile. Anzi, questi personaggi magari sono quelli che hanno più paura di tutti, perfino di ammettere che si, anche loro qualche timore ce l'hanno e come.Siccome poi, per indole e per lavoro, devo trovare soluzioni, ho pensato a cosa si potrebbe fare per evitare di portarsi questo fardello addosso. Perchè si fa presto a dire che le paure vanno affrontate, che bisogna prenderle di petto e sconfiggerle. E' una parola. Ognuno ha il suo metodo, quello che gli va più a genio col carattere che ha. Si potrebbe prenderle di petto, come si potrebbe benissimo prenderle alla distanza, per logoramento, un passettino per volta.La cosa importante credo che sia comunque rendersi conto che un problema esiste, che c'è qualcosa che, in fondo in fondo, non ci fa stare sereni. Qualcosa che ci blocca nel nostro modo di agire, che non ci fa vivere al massimo delle nostre possibilità. Che potrebbe insomma, farci perdere un gran bel pezzo di vita.Questo è il primo passo per superare l'ostacolo, credetemi. Poi a ognuno la sua tattica, scalare la montagna a scatti "tagliagambe" come il Grande Marco Pantani o salire del proprio passo, come il Buon Vecchio Miguel Indurain. A ognuno la sua via, la sua avventura.E io? Io spero solo di essere capace di prendere esempio da tutti quei Marco o Miguel che si incontrano giorno per giorno, che non girano la bici e tornano indietro ma salgono fino in cima, in ogni caso.Chapeau a tutti loro.Goodbye, Lonely ;-)Hey Now! - Oasis PS. Non l'ho fatto qualche giorno fa, ma volevo ringraziare Mirtilla per il premio che mi ha dato in questa pagina. Delle belle parole e un bell'augurio. Grazie.