coloap

anagni affr. 11-12-2009

Paolo Carnevale

“Un lavoro eccezionale, di cui siamo orgogliosi. Che vogliamo presentare alla cittadinanza di Anagni anche per rilanciare il ruolo del Convitto Principe di Piemonte come forza trainante della città”. Con queste parole ieri mattina il presidente nazionale dell’Inpdap Paolo Crescimbeni ha commentato l’inaugurazione della sala degli affreschi della chiesa di San Pietro in Vineis, posta all’interno del Convitto Inpdap Principe di Piemonte ad Anagni. Una sala inaugurata al termine di un lavoro di restauro durato circa 6 mesi, realizzato in collaborazione con la Bancanagni e con il supporto tecnico della Cooperativa Cbc, che già aveva operato circa 15 anni fa il restauro della cripta della Cattedrale di Anagni. Ieri mattina la sala conferenze del Convitto era pienissima di appassionati di arte e semplici cittadini. Tutti a rendere omaggio ad un patrimonio della città tornato ad essere fruibile da tutti. A fare gli onori di casa, tra gli altri, è stato l’ing. Cataldo Cataldi, presidente di Bancanagni, che ha ripercorso le fasi del lavoro. “Due anni  dopo il restauro della cripta nel 1994, abbiamo ricevuto dal Convitto una richiesta simile. Abbiamo accettato perché ci siamo resi conto dell’importanza del progetto. I miei complimenti-ha terminato Cataldi- vanno soprattutto alle restauratrici che sono state straordinarie”. L’analisi tecnica dei lavori è stata affidata alla Dott. Ssa Frezza della Sovrintendenza alle Belle Arti del Lazio, e alla Dott.ssa Marcelotti, direttrice operativa del progetto di restauro. Per l’Inpdap, oltre al presidente Crescimbeni, erano presenti il dott. Ponti e la Dott. Ssa Santiapichi. I due hanno insistito sulla necessità di “investire sulla cultura e sui giovani” e di dare maggiore importanza alla ricerca ed alla cultura”. Per il comune di Anagni, il sindaco, dott. Carlo Noto, ha ringraziato l’Inpdap per il lavoro svolto, ed ha auspicato una maggiore valorizzazione del patrimonio artistico cittadino: “penso- ha detto- alla creazione di un itinerario artistico-cultural-turistico, che leghi in un unico percorso gli affreschi di San Pietro in Vineis a quelli della cripta della Cattedrale di Santa Maria”.