Al Sindaco di Colognola ai Colli All’Assessorato Politiche Sanitarie Sede Municipale Regione Veneto OGGETTO: Ampliamento della pianta organica delle farmacie a Colognola ai Colli - PetizioneI sottoscrittori della presente intendono formulare una proposta perché la seconda farmacia a Colognola ai Colli sia ubicata nella zona Villaggio - Montanara che risulta essere la più densamente popolata e perché sia a gestione pubblica sulla base di alcune considerazioni.Preso atto che:- Con proprio provvedimento n° 101 del 11/09/2006 la Giunta ha deliberato la presa d’atto dell’impossibilità di ampliamento della pianta organica delle farmacie. - In data 18/11/2006 i Consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione con la richiesta del ritiro della delibera, motivata dal fatto che ai sensi della legge 362/91 Colognola ai Colli ha raggiunto i requisiti demografici per l’apertura di un secondo esercizio farmaceutico.-In data 20/11/2006 è stata pubblicata e notificata al capogruppo la delibera di G.C. n° 141 con la quale è stata revocata la precedente delibera e si esprime “parere di ampliare la vigente pianta organica...”. Contestualmente viene indicata la zona EST del Comune come sede del secondo esercizio farmaceutico. -Nel Consiglio Comunale del 30/11/2006, i Consiglieri di minoranza, hanno proposto che fosse messo in votazione un emendamento per impegnare la Giunta a discutere dell’ubicazione e delle modalità di gestione di una seconda farmacia in Consiglio Comunale (emendamento respinto dalla maggioranza).Si evidenzia quanto segue:Da un punto di vista politico: per la rilevanza che la scelta dei criteri e delle modalità di gestione riveste per tutta la comunità, si segnala che in Consiglio Comunale non si è dato spazio ad un adeguato dibattito sull’argomento in modo da coinvolgere tutte le forze politiche, al fine di garantire la massima trasparenza e condivisione anche e soprattutto tenendo conto di un aspetto che, a nostro avviso, implicherebbe un conflitto d’interesse che coinvolge direttamente il Sindaco, visto che la farmacia esistente è di proprietà della famiglia del Sindaco stesso.Da un punto di vista più tecnico: la divisione del territorio come proposta nella delibera n° 141/2006 per il secondo esercizio farmaceutico è quanto meno discutibile, in quanto le due zone individuate EST e OVEST risultano decisamente scompensate in relazione alla densità abitativa: nella zona est, infatti, risiede una popolazione di ca. 1600 unità a fronte della maggior concentrazione nella zona ovest dove risiedono le restanti 6400 unità (su un totale di circa 8000 abitanti).Una scelta di questo tipo comporterebbe una sicura penalizzazione per la futura seconda farmacia, rendendola non appetibile commercialmente sia in caso di opzione comunale, sia in caso di gestione privata.Tutti gli ambulatori medici sono situati nella zona OVEST, mentre nella zona EST (frazione collinare Monte e frazione S. Vittore) è attivo un unico servizio di ambulatorio settimanale svolto a S. Vittore. Logica conseguenza è che all’uscita dall’ambulatorio medico ci si rechi in una farmacia situata nelle vicinanze. Da segnalare, inoltre, che S. Vittore dista da Soave, dove già sono operanti due farmacie, meno di 3000m., con tragitto pianeggiante; al contrario la distanza dalla frazione Monte è di oltre 4000m. con tragitto collinare e a curve.Anche l’ipotesi di giustificare la scelta di istituire una seconda farmacia nella zona EST come servizio per le due frazioni logisticamente dislocate fuori dal baricentro del Comune è priva di fondamento: come si è visto non risponderebbe a nessuno dei criteri previsti dalla normativa, né a quello demografico, né a quello topografico.Si ritiene di fondamentale importanza la prelazione comunale per la seconda farmacia perché si ritiene che sia una sicura risorsa per il Comune stesso oltre alla possibilità di divenire un punto di riferimento sul territorio per i servizi sanitari.L’opzione per è di competenza dell’Amministrazione che a tutt’oggi non si è pronunciata . Sulla base delle considerazioni esposte, i sottoscrittiCHIEDONO - che il territorio comunale sia suddiviso in modo da garantire l’ubicazione di una seconda farmacia in una zona con un bacino d’utenza adeguato garantendo un servizio più efficiente e qualificato per i cittadini e nel contempo senza penalizzazioni per nessuna delle due farmacie.- che l’Amministrazione effettui l’opzione per l’istituzione di una farmacia comunale a gestione pubblica.
MOTIVAZIONI RELATIVE ALLA RACCOLTA FIRME PER LA SECONDA FARMACIA
Al Sindaco di Colognola ai Colli All’Assessorato Politiche Sanitarie Sede Municipale Regione Veneto OGGETTO: Ampliamento della pianta organica delle farmacie a Colognola ai Colli - PetizioneI sottoscrittori della presente intendono formulare una proposta perché la seconda farmacia a Colognola ai Colli sia ubicata nella zona Villaggio - Montanara che risulta essere la più densamente popolata e perché sia a gestione pubblica sulla base di alcune considerazioni.Preso atto che:- Con proprio provvedimento n° 101 del 11/09/2006 la Giunta ha deliberato la presa d’atto dell’impossibilità di ampliamento della pianta organica delle farmacie. - In data 18/11/2006 i Consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione con la richiesta del ritiro della delibera, motivata dal fatto che ai sensi della legge 362/91 Colognola ai Colli ha raggiunto i requisiti demografici per l’apertura di un secondo esercizio farmaceutico.-In data 20/11/2006 è stata pubblicata e notificata al capogruppo la delibera di G.C. n° 141 con la quale è stata revocata la precedente delibera e si esprime “parere di ampliare la vigente pianta organica...”. Contestualmente viene indicata la zona EST del Comune come sede del secondo esercizio farmaceutico. -Nel Consiglio Comunale del 30/11/2006, i Consiglieri di minoranza, hanno proposto che fosse messo in votazione un emendamento per impegnare la Giunta a discutere dell’ubicazione e delle modalità di gestione di una seconda farmacia in Consiglio Comunale (emendamento respinto dalla maggioranza).Si evidenzia quanto segue:Da un punto di vista politico: per la rilevanza che la scelta dei criteri e delle modalità di gestione riveste per tutta la comunità, si segnala che in Consiglio Comunale non si è dato spazio ad un adeguato dibattito sull’argomento in modo da coinvolgere tutte le forze politiche, al fine di garantire la massima trasparenza e condivisione anche e soprattutto tenendo conto di un aspetto che, a nostro avviso, implicherebbe un conflitto d’interesse che coinvolge direttamente il Sindaco, visto che la farmacia esistente è di proprietà della famiglia del Sindaco stesso.Da un punto di vista più tecnico: la divisione del territorio come proposta nella delibera n° 141/2006 per il secondo esercizio farmaceutico è quanto meno discutibile, in quanto le due zone individuate EST e OVEST risultano decisamente scompensate in relazione alla densità abitativa: nella zona est, infatti, risiede una popolazione di ca. 1600 unità a fronte della maggior concentrazione nella zona ovest dove risiedono le restanti 6400 unità (su un totale di circa 8000 abitanti).Una scelta di questo tipo comporterebbe una sicura penalizzazione per la futura seconda farmacia, rendendola non appetibile commercialmente sia in caso di opzione comunale, sia in caso di gestione privata.Tutti gli ambulatori medici sono situati nella zona OVEST, mentre nella zona EST (frazione collinare Monte e frazione S. Vittore) è attivo un unico servizio di ambulatorio settimanale svolto a S. Vittore. Logica conseguenza è che all’uscita dall’ambulatorio medico ci si rechi in una farmacia situata nelle vicinanze. Da segnalare, inoltre, che S. Vittore dista da Soave, dove già sono operanti due farmacie, meno di 3000m., con tragitto pianeggiante; al contrario la distanza dalla frazione Monte è di oltre 4000m. con tragitto collinare e a curve.Anche l’ipotesi di giustificare la scelta di istituire una seconda farmacia nella zona EST come servizio per le due frazioni logisticamente dislocate fuori dal baricentro del Comune è priva di fondamento: come si è visto non risponderebbe a nessuno dei criteri previsti dalla normativa, né a quello demografico, né a quello topografico.Si ritiene di fondamentale importanza la prelazione comunale per la seconda farmacia perché si ritiene che sia una sicura risorsa per il Comune stesso oltre alla possibilità di divenire un punto di riferimento sul territorio per i servizi sanitari.L’opzione per è di competenza dell’Amministrazione che a tutt’oggi non si è pronunciata . Sulla base delle considerazioni esposte, i sottoscrittiCHIEDONO - che il territorio comunale sia suddiviso in modo da garantire l’ubicazione di una seconda farmacia in una zona con un bacino d’utenza adeguato garantendo un servizio più efficiente e qualificato per i cittadini e nel contempo senza penalizzazioni per nessuna delle due farmacie.- che l’Amministrazione effettui l’opzione per l’istituzione di una farmacia comunale a gestione pubblica.