Colognola Domani

LOTTA AI SEMAFORI KILLER


SIGNIFICATIVA TESTIMONIANZA DELL'ASSESSORE VALDEGAMBERIMolte donne e tanti anziani: difficile vedere nella maggioranza del popolo dei multati dai semafori della Val d’Illasi la tipologia del pirata che passa col rosso perché guida in maniera “sportiva” e contraria al codice della strada. Un anziano sceso da un paese della Lessinia, piegato in due dalla scoliosi, ha raccontato di aver preso la multa al semaforo di Cellore. Impossibile credere che una persona così mite, e per certi versi anche impedita, abbia deliberatamente attraversato l’incrocio con la luce rossa. «Mi è arrivata a casa la multa di 153 euro lo scorso luglio e ho pagato», racconta, «ma da pochi giorni mi è arrivata ancora questa sanzione di 260 euro. Devo pagarla?» ha chiesto in giro con aria spaesata: Sì, perché non ha comunicato nei tempi previsti chi fosse alla guida del veicolo. «C’ero io», ha aggiunto, «infatti mi hanno detto di portare la patente, ma non sono andato perché avevo paura che se la tenessero». Adesso non vuole pagare la sanzione accessoria, ma l’avvocato gli consiglia di pagare e poi eventualmente far ricorso, altrimenti il rischio è di vedersi aumentare l’importo della sanzione fino al pignoramento. Tra le colpite dai T-Red anche la moglie dell’assessore regionale Stefano Valdegamberi: «Tornava dal supermercato con i nostri figli in auto ed è stata pizzicata al semaforo di Strà di Colognola. Mi rifiuto di credere che in quelle condizioni mia moglie volesse di proposito passare con il rosso. Mi ha riferito che il semaforo era scattato immediatamente da un giallo brevissimo al rosso. Evidentemente è stata costretta a procedere comunque», denuncia l’assessore, che riferisce di aver tuttavia pagato la sanzione. «Volutamente non sono mai entrato nel merito della questione, ma sono d’accordo con la battaglia coraggiosa di Mario Zampedri, perché non è questo il modo per far sicurezza sulla strada. La magistratura fa bene a indagare perché io stesso, quand’ero sindaco, ero stato contattato da emissari di una ditta romagnola, mi pare, che oltre al servizio delle contravvenzioni mi proponevano anche altro per installare questo tipo di semafori. È giusto che le irregolarità vengano alla luce e siano rimosse certe complicità», conclude l’assessore. V.Z (fonte l'Arena 09.03.3008)