Tulle&OrganzaHo smesso di descrivere i miei spazi, perché voglio conoscerne di diversi.http://blog.libero.it/colorefelicita/2012-01-28T10:30:03+01:00Libero BlogSentirsi soli.2012-01-28T10:30:03+01:002012-01-28T10:30:03+01:00http://blog.libero.it/colorefelicita/11016566.htmlprincipessa_143Oggi mi sento sola. Molto sola.Non ne avrei nessun motivo davvero, e di solito non soffro mai la sol...<p>Oggi mi sento sola. Molto sola.</p><p>Non ne avrei nessun motivo davvero, e di solito non soffro mai la solitudine: mi trovo anche bene a scambiare qualche battuta con me, a perdermi nei ricordi, o in insensate fantasie.</p><p>Però stamattina no: sono invasa da quella fastidiosa sensazione che mi porta a pensare che non starei bene in nessun luogo.</p><p>Mi manca un amico fidato a cui parlare, a cui dire che oggi no, non va tutto bene e piangere come una bambina; senza aver paura di mettere angosce e carichi sulle spalle.</p>Piccolo mondo!2012-01-26T14:58:55+01:002012-01-26T14:58:55+01:00http://blog.libero.it/colorefelicita/11011274.htmlprincipessa_143Ho deciso che voglio diventare un'estimatrice di musica orientale: sopratutto dopo stamattina, in cu...<p>Ho deciso che voglio diventare un'estimatrice di musica orientale: sopratutto dopo stamattina, in cui penso di aver sentito la versione cinese di un cantante neomelodico napoletano di cui non voglio scrivere il nome per esteso; ma vi ho già fornito diversi indizi.</p><p>Ma questo negozietto di detersivi, oltre che per la sua terribile colonna sonora, mi ha sorpreso per un altro motivo: arrivo alla cassa, e mentre cerco il portafogli in borsa, sento parlare il dialetto della mia città in modo ineccepibile. Nulla di strano, se non fosse che erano due signore cinesi a parlare il dialetto meglio di me.</p><p>Anzi, a dirla tutta, mio padre mi prendeva in giro perché, eccetto poche parole, io il dialetto non lo capisco affatto.</p><p> </p>La ragazza sull'albero?2012-01-24T16:06:10+01:002012-01-24T16:06:10+01:00http://blog.libero.it/colorefelicita/11005391.htmlprincipessa_143Era da molto che non scrivevo sul blog.Ormai le mie prolungate assenze sono abitudine. Però, ...<p>Era da molto che non scrivevo sul blog.</p><p>Ormai le mie prolungate assenze sono abitudine. Però, ho avuto un simpatico rientro: pensate, mi è giunta la richiesta d'amicizia da parte di un utente, il quale sostiene di aver visitato il mio profilo e di trovarmi molto bella.</p><p> </p><p>Lo penso anch'io: la ragazza appollaiata sull'albero è davvero incantevole!</p><p> </p><p>Saluti a tutti, amici e non!</p>Sere d'estate, dimenticate.2011-12-17T14:59:59+01:002011-12-17T14:59:59+01:00http://blog.libero.it/colorefelicita/10900933.htmlprincipessa_143Stralci di vecchie canzoni volteggiano nelle orecchie, nella testa. Ed è come se un'energia s...<p>Stralci di vecchie canzoni volteggiano nelle orecchie, nella testa. Ed è come se un'energia sconosciuta spingesse le mie dita sulla tastiera, per scrivere di un tuffo al cuore, dato da ricordi lontani, di estati passate, di amicizie intense, di pomeriggi assolati e di serate fresche e frizzanti, che sapevano di adolescenza e di gloss alla fragola; di un amore forte e stroncato, morto e rinato troppe volte, vissuto, maltrattato, sognato e desiderato. Uno di quegli amori troppo impetuosi, e per questo troppo fragile, fatto di cartapesta; un amore che riusciva a sovrastare voci e presenze, che creava il deserto intorno. Un amore che aveva bisogno di coraggio, da chi coraggio non ne aveva.</p><p>Ecco a cosa porta, pescare un vecchio cd da una scatola dimenticata. Dopo averli accarezzati, certi ricordi, occorre riporli...di nuovo sul fondo della scatola.</p><p> </p>Ore 5.302011-11-30T08:36:09+01:002011-11-30T08:36:09+01:00http://blog.libero.it/colorefelicita/10849421.htmlprincipessa_143Di buon'ora, questa mattina, mi rigiravo nel letto e ripensavo a ieri sera.Ero andata in un negoziet...<p>Di buon'ora, questa mattina, mi rigiravo nel letto e ripensavo a ieri sera.</p><p>Ero andata in un negozietto dove si può reperire tutto il necessario per lavori manuali, quali decoupage, pittura su vetro; ci sono andata per la prima volta, e credo che non sarà l'ultima. Ho trovato una ragazza gentilissima, pronta a prepararmi all'approccio a queste tecniche, fornendomi qualche nozione elementare, e la base per qualche creazione piuttosto semplice da cui partire, per sperimentarmi. La conversazione proseguiva amabilmente, tanto che le ho detto che vorrei provare a creare con le mie mani i segnaposto ed il tableau de mariage per il mio matrimonio; si è dimostrata subito entusiasta e si è prodigata nel lanciarmi idee nuove o già impiegate per altri matrimoni. Fin quando mi ha detto "Possiamo sviluppare un tema che è di tuo gradimento. Cosa ti piace?": ecco, stavo per rispondere "non lo so", e mi sono limitata a farfugliare qualcosa, promettendo di pensarci. Ieri sera i miei pensieri sono poi scivolati altrove, rapiti dalla voglia di cominciare a usare ciò che avevo comprato.</p><p>La domanda di questa ragazza però, è tornata a far capolino questa mattina, quando mi rigiravo nel letto, incapace di sprofondare di nuovo nel sonno e mi sono detta: "Da quanto non mi chiedo più cosa mi piace? A prescindere da quelle che sono state le mie scelte sempre ampiamente condivise da chi mi circonda?". La verità è che non lo so. Certo, le cose e le persone fondamentali delle quali mi circondo sono fuori discussione; il punto è che credo che per me sia questa una fase di rottura, di ribellione e di prova.</p><p>Poi, guardo chi è al punto in cui dovrei essere io in questo momento (professionalmente parlando): apprendo di una mia compagna di liceo che ha superato l'esame di stato per diventare avvocato. La invidio? Non per la professione che si accinge a svolgere, ma per il fatto di aver raggiunto una certezza, si; per il motivo più importante, no.</p><p>Preferisco pensare che si tratti di una fase di crescita, faticosa, ma utile.Magari scopro che sono molto più di quel che penso di essere.</p>