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Post N° 9


Illuminazione Pista ciclabile  Egregio direttore,  l'altra sera, ho voluto fare una passeggiata con mia moglie andata e ritorno Colloredo di Prato-Pasian di Prato, anche per cercare di evitare l'accumulo di chili dovuti alla sedentarietà, che vista l'età è abbastanza consistente. Mi sono così reso conto che il tratto di strada che va da Pasian di Prato alla mia frazione di sera è impercorribile, se non in macchina, per via dell'oscurità che non ti permette di vedere nulla davanti a te. Mi è venuto spontaneo pensare che i nostri rappresentanti del Comune di Pasian evidentemente non hanno mai fatto quella strada, se non con la luce e magari d'estate, per chiederci di votarli. Non penso che coprire una distanza di 500/600 metri con una illuminazione che prenda parte della strada e parte della ciclabile (5/6 pali con luci doppie) ridurrebbe sul lastrico un Comune, tantomeno il nostro. A meno che la diatriba per il Campo Comunale (che abbiamo letto negli ultimi tempi) non prosciughi le casse. Si sono fatte delle opere veramente belle, a Pasian di Prato, ma in 22 anni che abito a Colloredo di Prato, non ho mai notato grosse migliorie nella nostra frazione, anzi, si è pensato bene di togliere, molti anni fa, l'Autobus (perchè si diceva poco frequentato e quindi antieconomico), salvo lasciarlo a Villa Primavera con le stesse frequentazioni (più o meno). Ma Villa Primavera non è Colloredo. Chi abita a Villa Primavera è cittadino di serie A. È vero, a Colloredo c'è la casa dell'acqua, ma chi, al giorno d'oggi, non compra una confezione di acqua gassata, o non se la fa da solo? Mi risponderanno che Colloredo è servito dalle linee delle corriere. Ma quante ne passano per Colloredo? Insomma tirando le somme io mi sento trascurato dalle mie istituzioni e pregherei il signor sindaco con tutti i suoi consiglieri di fare quel tratto di strada, di sera a piedi, e magari ci incontriamo a casa mia che, volentieri, offrirò loro un bicchiere di vino o se vogliono, di acqua, ma non di quella ricavata dalla Casa dell'Acqua. Roberto Moretti Colloredo di Prato   Dalle lettere al direttore di un noto quotidiano regional