...NONSOLOIMMAGINI..

paura...


L'ansia serpeggia sottile in questi ultimi giorni; dovunque abbiamo la possibilità di vedere scene apocalittiche. Già di per sè un terremoto è qualcosa di terribile... è un'esperienza che ho avuto la fortuna di non provare mai, ma circa 15 giorni fa ho sognato che il pavimento di casa mia si spaccava sotto i miei piedi a causa di un terremoto e mi sono svegliata con un'angoscia che mi è rimasta addosso anche nei giorni successivi... penso a volte a cosa deve significare provare dal vero queste sensazioni, la terra che ti manca sotto i piedi, il sentirsi sempre in pericolo, in balìa di forze umanamente incontrollabili. In Giappone la gente era preparata a questa terribile esperienza, immagino però cosa devono aver provato in Abruzzo, dove i nostri splendidi gioielli, i paesi e le città di origine medievale così diffusi nel centro Italia, erano vittime inermi ed indifese di fronte al potente sisma.I poveri Giapponesi però hanno dovuto fare i conti anche con un'onda anomala, talmente anomala che non aveva precedenti simili, che ha spazzato via intere città; alcune immagini dei territori inondati visti dall'alto mi hanno fatto pensare a quando i bambini costruiscono i castelli di sabbia sul bagnasciuga, e all'improvviso un'onda ricopre e "scioglie" le loro costruzioni sfigurandole, in un attimo, in un secondo.Una catastrofe del genere non riesco neppure ad immaginarla, o meglio, non riesco a capire cosa si possa provare, è una situazione che va al di là di ogni mia capacità di immaginazione.Ma non bastava tutto questo: ora quello che terrorizza di più sono le conseguenze dei guasti ad una centrale nucleare. E questo dovrebbe farci riflettere: cosa ne sappiamo noi del destino del mondo? Cosa ne sappiamo di futuri terremoti e catastrofi naturali? La scienza ci può aiutare a prevederli e a difenderci, almeno in parte; il suo ruolo è questo, quello di renderci la vita più vivibile su questo pianeta, ed è un ruolo fondamentale! E' grazie alla scienza e al progresso, al perfezionamento dei sistemi di costruzione antisismici, che si sono potuti limitare i danni causati dal potente terremoto del Giappone. E se è vero che ogni innovazione comporta un rischio, (e che anche a me fanno venire il nervoso quelle persone che ostacolano ogni forma di progresso perchè vedono solo le inevitabili forme di rischio che si portano dietro, rischi che nella maggior parte dipendono da un errato utilizzo da parte nostra di un'innovazione tecnologica), è però anche vero che nel caso del nucleare il prezzo che si rischia di pagare quando qualcosa non va nel verso giusto è davvero troppo alto. La radioattività è un pericolo subdolo, una minaccia silente che non può essere avvertita con alcuno dei nostri sensi... normalmente l'uomo scappa quando avverte un pericolo, ma in questo caso non ha nè gli strumenti per avvertirlo e reagire scappando, e nè un posto sicuro in cui rifugiarsi.
Ieri ho cercato su internet alcune foto dell' Hanamiyama Park, a Fukushima... (sopra, un'immagine del parco, visibile all'indirizzo http://www.panoramio.com/photo/43566618) una natura rigogliosa, un'esplosione di colori... e allora mi chiedo: in nome di cosa siamo così decisi a mettere a rischio tutto questo? Denaro? Potere? Mi rendo perfettamente conto di quanto siamo dipendenti dall'energia, in ogni momento della vita quotidiana, e mi rendo conto di esserne dipendente io per prima. Ma io credo che a questo proposito si possa provare a fare qualche rinuncia, in nome di un bene grande, quello di salvare la nostra salute e la bellezza del pianeta che abitiamo. Ma è così difficile provare a ridurre il nostro consumo di energia? Io penso che per il bene dell'umanità ogni persona sensata sarebbe disposta a fare qualche sacrificio. Con il passar del tempo ci siamo creati dei bisogni che vanno molto al di là delle nostre reali necessità...  L'auto costosa, il vestito firmato, la televisione, il cellulare... un "di più" che rischia di farci dimenticare ciò che è per noi veramente salutare ed importante. Ci siamo gradualmente abituati ad aspirare a circondaci di oggetti che ci diano "prestigio"... con un dispendio enorme di denaro e... di energia.Matteo 6,25-34: 25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.Albert Einstein: “Non so con quali armi combatteremo la terza guerra mondiale, ma nella quarta useremo sassi e bastoni”.Molto significativo anche questo LINK