Dalla mia tana angusto antro nella paretedell'alta e ripida scogliera,mi tuffo nell'aria.Plano galleggiando nell'aria tersa del mattino,sorvolando il mare calmo e deserto;faticosamente fendo il vento della tempesta aspirando l'umido odore del marequando onde potentis'infrangono sulla scogliera;placidomi lascio cullare dalla brezza nell'ora del tramontoebbro del caldo riverbero doratoche lambisce l'acqua.Mite spirito libero sorvolo il mondo;dall'alto osservoogni movimento e rumore.E quando il cielosi fa scuro e profondotorno lassùnelle viscere della rocciadentro la mia protettiva tana; guardo le stellee nella mia mentelimpidamente scorronoimmagini e pensieri... poi m'addormento.
Elisabetta