L'onda è il mare

Natale 2018


QUESTO, NON È IL MIO NATALEIl Natale, per secoli, ha rappresentato in Occidente un Evento di fede! Ora non più, raramente. Anche le Metafore vengono svuotate dal tempo e dalla crudezza della realtà!Metafore disabitate di Valori,Evento delocalizzato nel Passato. Il Natale, un prodotto avariato! La sua etichetta riporta ingredienti opposti a quelli del marchio d’origine: sicurezza, non più accoglienza; orrore e violenze, non più rispetto, mediazioni e armonia; sensibilità e dolcezza, non più, ma sopraffazione e bullismo socio-culturale-politico; il vero, non più, ma parole desautorate, incoerenza mistificata, ipocrisia; consolazione e misericordia, non più, ma addobbi presepiali sulla pelle, nera o bianca che sia, dei disperati. Il Natale, la Metafora, pensavo anni fa, avrebbe avutola forza di cambiarCi, di farci scoprire ciò che di grande l’Evento nascondeva e trasformarCi in “Eventi di vita solidale”, invece è rimasto solo metafora, statuine del presepio senza vita, insignificanza, sfoggio, esibizioni, apparenze, interessi di parte e di pancia. Quel tempo non c’è più e gli “eventi” sono rimasti, senza Metafora, drammatici “eventi” di ingiustizie, violenze, sfruttamento. Questo Natale, non lo chiamo più cristiano, perché di cristiano non ha nulla; ha i connotati del rifiuto, dello sproloquio, dell’ego-ombelicale che, con ignorante ampollosità, alcuni, non tutti, definiscono “identità culturale nazionale”, con venature razziste! Qui e ora, come secoli fa a Betlemme, non c’è posto, per l’Altro, per chi è diverso, straniero! Qui c’è solo la nostra approssimativa impronta, non so se ancora nobile, di popolo-casta sulle difensive e che, miseramente tronfia, si autocelebra. Si sproloquia con prosopopea di “Cultura Cristiana, Diritti dell’Uomo, Solidarietà tra i Popoli, Aiuto Mutuo delle Nazioni, Interscambio Culturale” e intanto si ergono Muri, si chiudono vie di accesso, si abbandona ad un tragico destino chi bussa, stremato da chilometri di atroci sofferenze o da campi di detenzione e tortura. Bussano per un possibile e sperato approdo umano. Non c’è posto! Che tornino a casa loro, e non ultimo, con cinismo ammantato di legalismo, che riposino in pace nei fondali di un mare di disumanità! Diciamocelo fuori dai denti, gli addobbi, il presepio, l’alberello, le liturgie augurali sono metafore vuote, perché dietro alla metafora c’è il nulla, ci sono un cuore e una mente malati, plagiati se non malvagi. Questo non è il mio Natale!!!Non può esserlo! Il Natale, quello dell’Evento, velato dalla semplicità della Metafora, non lo voglio confondere con lo schiamazzo che mi circonda. Del mio Natale, semplice, fragile, indifeso, ma pieno di speranza, non mi vergogno! Lo custodisco gelosamente nel profondo.