L'onda è il mare

Pagine di diario


Fuori dal tuo piccolo mondo, c’è un altro mondo
Ermes, il dio che ha le ali ai piedi. È sì, materiale, carnale, concreto, come lo sono i piedi che battono la terra, ma la sua natura è volatile, inafferrabile, come l’intuizione, come le cose dell’anima, le cose sottili(Raffaele Morelli)C’è una terapia medica molto economica e sempre più diffusa, la CAMMINATA, ricostituente, piacevole e socializzante.Quando il mattino presto, qui nel mio paesello, esco di casa e mi avvio per raggiungere l'edicola dei giornali, mi imbatto in queste, non ancora frotte, ma presto sì, di camminanti. C’è chi cadenza passi regolari, chi va di buon passo, altri, pochi per il vero, trotterellano sbuffando a intervalli. Da soli o in coppia, in gruppetti sparuti che conversano con andatura un po’ ansimante.Tra i molteplici benefici che la medicina evidenzia, l’attività fisica del camminare incide anche sul benessere psicofisico: migliora l’attività mentale, stimola il rilascio di endorfine (sostanze presenti nel cervello) che, oltre a ridurre il dolore, favoriscono il rilassamento generando un senso di calma e benessere. Da qui, la METAFORA dell’USCIRE, dell’andare oltre, del guardare avanti, del procedere senza paura, con SGUARDO APERTO. Se il pensiero ti chiude in casa, il cammino ti lancia sulla strada, ti libera. La sfida dell'OLTRE, del NUOVO, dell'IMPREVISTO.Fuori dal tuo piccolo mondo, personale e familiare, c’è un altro mondo, magari più bello del tuo.Scavalca la palizzata del tuo recinto e si apriranno praterie di bellezza.Il tuo passo abbia il rimo del tuo cuore, i tuoi occhi il riflesso dell’armonia dei colori, il tuo respiro l’alito delle foglie, la tua mente lo stupore del mistero.Il tuo procedere sia danza corale, la tua parola concerto di bontà. NON GUARDARE INDIETRO è proprio di chi sa percepire, valutare strada e passo, di chi scava nel profondo ed estrae energie nascoste e sempre nuove. Un modo di essere, un metodo di vita? E poi fidati del sentiero scelto, seguilo, ti preserva, ascoltalo, ti ispira e ti provoca, ringrazialo per il racconto che ti regala, piangi e gioisci con lui nel percorrerlo.Non condannarlo se si interrompe, può succedere. Non rimpiangerlo, anche i sentieri hanno un inizio e una fine, come i passi della vita.