PASSI...

Un Ricordo


Ieri è morto un uomo.Uno dei tanti direte voi, cosa aveva di speciale? Ogni giorno nascono e muoiono migliaia di persone in un avvicendarsi ciclico su queste palla di terra ed acqua. Si nasce, si muore come farfalle in vite che rapportate alla durata di una stella sono  attimi infinitesimali. Manco è morto soffrendo, anzi, un infarto, una cosa che a dirla velocemente ti portavia in un attimo, la morte che tanti preferirebbero avere, zac, un botto e via senza problemi, senza sofferenza. Ne parlo, sarà forse stato un amico?No, di amici, di quelli con cui davvero condividi le tue giornate, i tuoi pensieri, di quelli con cui esci, ti vedi, ridi, soffri, non ne ho.  Ed allora? Forse una persona importante, qualcuno che aveva fatto qualcosa,  che ha lasciato qualcosa di se per cui se ne parli?Nemmeno… Ieri è morto un uomo. Un uomo che aveva una vita normalissima, un uomo che lavorava ed aveva una certa agiatezza economica, quel tanto per vivere senza troppe preoccupazioni, un uomo che aveva una moglie che lo amava e che amava, una figlia  laureata alla Bocconi con lode. Un uomo felice dunque? Che avesse la fortuna di una vita facile? Non credo, erano 15 anni che regolarmente con un paio di by pass veniva aperto e richiuso,  scompariva per un po’ e quando lo rivedevo domandavo: -Come va? E lui sorridente, sempre sorridente, mai triste mi rispondeva: -Sono andato a farmi  “sturare” un po’, lì son tutti gentili, mi conoscono ormai. Poi aggiungeva: -Ogni giorno che vivo è un giorno guadagnato. E lo diceva con la gioia di vivere. Era un uomo buono, di lui, attraverso altri, avevo saputo di quanto lo fosse, di quanto fosse generoso di animo e sapesse dare senza chiedere e come tutti i buoni non si vantava di se.Stamani, di  primo mattino ho saputo della sua morte, strano, con gli anni pensi che uno così non muoia mai e quando accade ci rimani, non lo trovi giusto che chi ami così la vita possa morire. Ieri è morto un uomo, aveva 62 anni, lo stimavo.