PASSI...

Chiacchierando


Capita che nel tanto interloquire ci si parli un po’ di come ognuno veda il bdsm, di come lo percepisca attraverso la sua ottica che è a volte diversa. Molti dicono nel parlare: il Mio bdsm  Certo di base rimane un rapporto Dom/sub ma la libertà di viverlo, come ad ognuno piace, è puramente soggettiva e non esiste, se non in una ideologia schematica, un vero detentore di tale cosa.Ma non è di questo che volevo disquisire, bensì di una considerazione che lapalissiana mi  è balzata alla mente.Parlando con qualcuna, le persone con cui  converso sono spesso molte, mi faceva notare che alcune schiave per “sentire” proprio un Padrone ritengono che le debba “prendere”  mostrandosi loro, dal primo contatto, duri e decisi.Confondono, la mancanza di educazione, con la Forza.Trovo la cosa così ridicola perché non ritengo che una donna, finché non si dichiari schiava di un Master possa iniziare un suo percorso. Colei che ricerca questa prerogativa, rischia spesso di “incocciare” e di scambiare per un bravo Padrone, semplicemente una persona che, intuendo questa sua necessità ed erronea valutazione, la prende in questo modo facendole abbassare il capo.Un buon Padrone non va in giro a trattare con durezza tutte le donne che incontra con l’idea di farne delle schiave ma cerca di comprenderle, di capirle e lentamente, conversando del più e del meno entrare in loro, Egli cerca però l’interessamento da parte della donna che diverrà la sua schiava, ben si distingue, in questo, da colui che ne fa un tacchinamento.Una cosa che noto è anche che spesso, coloro che desiderano questo rapporto, partono dicendo IO voglio questo, il Mio padrone Deve darmi questo e così via, sembra quasi che non siano loro le schiave ma semplicemente donne checercano il Principe Azzurro sotto forma di Master. Nel momento che una “aspirante” schiava capirà davvero che deve smetterla di porre il suo IO di fronte tutto allora avrà abbattuto una muraglia cinese.