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Ipocrisia


Ipocrisia, parola dal sapore spregevole usata con astio verso qualcuno. Il significato è simulare,ossia apparire o essere ciò che non si è. Mi domando, già, il mio solito brutto vizio di pormidomande scomode, quanta ipocrisia vi sia nel bdsm.Leggo di profili fantastici, veri e propri biglietti di visita, in cui ognuno più o meno velatamente, dichiara ciò che è, le proprie inclinazioni, il dominare o il desiderio di appartenere. Nei forum poi, giustamente, si portano avanti le proprie opinioni, si litiga dimenticando che in fondo ognuno è libero di pensarla come vuole e magari, chi ha l’arte dello scrivere, tende a mettere alla berlina, permettetemi, anzi parafrasando un: Mi sia consentito dire, con una cattiveria quasi infantile. Dicevano i latini e lo scrivo in italiano, perché, sapete, sono così ignorante, a chi giova questo.Mah, forse a raccogliere “punti”? Prestigio?  La mente umana è così complessa, affascinante nelle sue pieghe ritorte che è sempre difficile da percorrere come un sentiero diritto.Si fa ovviamente un discorso ipotetico e speculativo, lungi dal voler mirare l’uno o l’altra, o come si legge nei film, ogni riferimento a fatti e persone, è puramente casuale, qui si parla di un fenomeno sociale che esula dai singoli.Ipocrisia è dunque apparire ciò che non si è, versione edulcorata di falsità, ipocrita è colui o colei che dichiara qualcosa di sé non corrispondente al vero o di quelli che dicono pubblicamente qualcosa salvo rivelarsi differenti in un contesto più riservato. Dunque, una facciata per i molti, più pulita, più attraente per poi rivelare, in riservata sede, le proprie intenzioni, i propri… interessi.Già, siamo spesso fatti così, ci piace apparire sempre migliori di ciò che siamo, crearci una immagine riveduta e corretta di noi stessi, esente da meschinità, e certe volte, incredibile, arriviamo persino a crederci.Qualcuno ci si diverte persino, è un gioco, nel quale reggere questa immagine, diventa bravura al punto di stare a ridere di chi ci crede. Questa è la vita, l’essere umano e la domanda a questo punto si ripete: Ma nel bdsm, quanta ipocrisia vi è?