Non ce la faccio più, devo staccare.Libri, parole, libri, libri, parole, altri libri, parole e ancora libri. La vita da universitari è veramente complessa. L'avevo dimenticato. Stamattina ho studiato talmente tanto che chiudendo gli occhi, mi sono quasi spaventata a notare le scritte impresse come marchiate a fuoco, sulla retina. Ho riaperto gli occhi e ci ho visto doppio :/ di corsa in cucina per riempire una tazza (non tazzina: tazza) di luuuungo e forte caffè. E dire che l'ho scelto io. Per la seconda volta. Come se una non bastasse! Almeno sono "costretta" a stare in casa per studiare, con l'aria condizionata a palla. Non sopporto tutto questo caldo. Datemi dell'antipatica, ma io l'Estate proprio non la tollero. Voglio dire: non è meglio l'Autunno, con tutti quei colori caldi (ma che non emanano calore), le foglie arancioni, il vento che ti scompiglia i capelli (perché non attaccati alla fronte per il sudore), il profumo della pioggia, il sole che non ti prende a schiaffi (ma piuttosto ti saluta e ti accarezza nascondendosi tra timide nuvole)? *_* Ma sì! Sì che lo è. Almeno per me, ovvio. Non so quanti di voi siano d'accordo con il mio pensiero ma al costo di andare controtendenza anche in questo, lo dico e lo ribadisco: non sopporto l'Estate. Mi scombussola tutto e non mi rende più lucida.* Ho appena staccato dallo studio. Quest'Estate non avrò molto tempo (e voglia) di studiare quindi mi metto avanti per Settembre; aspetto un tuo sms che mi faccia sapere che sei sveglio. Abbiamo litigato ieri, ma come sempre ho capito quanto mi ami e quanto tu ci tenga a stare con me. Hai una pazienza che supera di gran lunga la mia (e pensare che tu lo neghi). Ovviamente sottopressione per diversi motivi, ho dato i numeri «ma vedi? Come fai a stare con me, se sono così pesante e insopportabile?» ti ho chiesto alla fine, implorando silenziosa pietà «ma perché io ti amo» hai risposto dopo brevi istanti. Cinque parole. Basta così poco per far capire ad una persona che può succedere qualsiasi cosa, ma se c'è l'Amore, quello vero che ti fa sopportare cose che mai hai sopportato, è come se non accadesse nulla. * Un'ora. Un'ora e poi potrò abbracciarti, magari sdraiati sul letto. E sta volta, chi se ne frega del caldo.
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Non ce la faccio più, devo staccare.Libri, parole, libri, libri, parole, altri libri, parole e ancora libri. La vita da universitari è veramente complessa. L'avevo dimenticato. Stamattina ho studiato talmente tanto che chiudendo gli occhi, mi sono quasi spaventata a notare le scritte impresse come marchiate a fuoco, sulla retina. Ho riaperto gli occhi e ci ho visto doppio :/ di corsa in cucina per riempire una tazza (non tazzina: tazza) di luuuungo e forte caffè. E dire che l'ho scelto io. Per la seconda volta. Come se una non bastasse! Almeno sono "costretta" a stare in casa per studiare, con l'aria condizionata a palla. Non sopporto tutto questo caldo. Datemi dell'antipatica, ma io l'Estate proprio non la tollero. Voglio dire: non è meglio l'Autunno, con tutti quei colori caldi (ma che non emanano calore), le foglie arancioni, il vento che ti scompiglia i capelli (perché non attaccati alla fronte per il sudore), il profumo della pioggia, il sole che non ti prende a schiaffi (ma piuttosto ti saluta e ti accarezza nascondendosi tra timide nuvole)? *_* Ma sì! Sì che lo è. Almeno per me, ovvio. Non so quanti di voi siano d'accordo con il mio pensiero ma al costo di andare controtendenza anche in questo, lo dico e lo ribadisco: non sopporto l'Estate. Mi scombussola tutto e non mi rende più lucida.* Ho appena staccato dallo studio. Quest'Estate non avrò molto tempo (e voglia) di studiare quindi mi metto avanti per Settembre; aspetto un tuo sms che mi faccia sapere che sei sveglio. Abbiamo litigato ieri, ma come sempre ho capito quanto mi ami e quanto tu ci tenga a stare con me. Hai una pazienza che supera di gran lunga la mia (e pensare che tu lo neghi). Ovviamente sottopressione per diversi motivi, ho dato i numeri «ma vedi? Come fai a stare con me, se sono così pesante e insopportabile?» ti ho chiesto alla fine, implorando silenziosa pietà «ma perché io ti amo» hai risposto dopo brevi istanti. Cinque parole. Basta così poco per far capire ad una persona che può succedere qualsiasi cosa, ma se c'è l'Amore, quello vero che ti fa sopportare cose che mai hai sopportato, è come se non accadesse nulla. * Un'ora. Un'ora e poi potrò abbracciarti, magari sdraiati sul letto. E sta volta, chi se ne frega del caldo.