volubile ma perversa

un sensuale delirio


La decisione di rivedersi fu sofferta, pensata, ragionata ma, alla fine, voluta da entrambi. Appuntamento davanti al solito locale.Io vestita con un abitino color oro molto corto, sandali tacco altissimo, capelli sciolti. Avevo riflettuto a lungo sul cosa indossare prima di uscire ed alla fine avavo optato per una versione fortemente sexy. Quella, in fondo, doveva essere la mia serata e volevo gli occhi di tutti, ma sopratutto le sue mani, addosso .Scesa dalla macchina, lui era già lì che mi attendeva, trepidante (lo notai dal movimento delle mani che si strofinavano nervosamente).Mi vide e, avvicinandosi con un sorriso smagliante, "Sei splendida", mi disse ammiccando alla lunghezza (ridotta) del vestitino "questo vestito ti sta d'incanto".Lo ringraziai con un tenero bacio vicino al labbro, lo presi per mano e lo portai dentro al locale.Il gestore del locale, che era un amico di vecchia data , ci aveva riservato un tavolo speciale, un bel pò appartato.Ci sedemmo e io subito ne approfittai per accavallare sensualmente le gambe, lasciandogli intravedere qualcosa ... sotto.La scelta della biancheria intima non è mai casuale per me. Quella sera avevo optato per un perizoma ridottissimo di pizzo nero che lasciava ben poco spazio all'immaginazione; sopra, invece, non avevo messo nulla, causa la scollatura vertiginosa del mio vestito che lasciava la schiena, sostanzialmente, nuda.Dopo aver bevuto un paio di bicchieri d champagne ed aver riso e scherzato come due ragazzini, lui si avvicinò a me e cominciò a baciarmi sensualmente il collo, poi l'orecchio fino ad arrivare vicino alle labbra. La cosa che più mi faceva impazzire di lui erano proprio le labbra, non particolarmente carnose ma molto sensuali. E, poi, conoscevo bene il modo in cui lui baciasse ...Mi lasciai, allora, trasportare in un lungo passionale bacio, durante il quale le nostre mani si sfiorarono, i nostri corpi si incontrarono e lui potè sentire i mie capezzoli ormai turgidi per l'eccitazione. Lo desideravo da matti. Era dalla mattina che immaginavo quell'incontro e volevo fosse perfetto, così come lo avevo immaginato.Ad un certo punto lui mi sussurrò nell'orecchio: "ho voglia di farlo con te, adesso" e aggiunse "qui".La voglia era smisurata anche da parte mia e pensai che dopotutto quel tavolino, così appartato, lo avrebbe consentito.MI alzai e mi misi in braccio a lui, lui prese delicatamente le mie gambe e mi posizionò cavalcioni sopra di lui. Sentii immediatamente e chiaramente quanto lui fosse... eccitato  e pensai che sarebbe stato un vero spreco non apporfittarne. Con una mano cominciai a sbottonare i pantaloni, lentamente, un bottone alla volta e nell'intanto lo baciai teneramente. Infilai una mano dentro e dopo averlo accarezzato tirai fuori il suo, bellissimo, sesso.Nè io nè lui avemmo la benchè minima remora che qualcuno potesse vederci e, anzi, a drila tutta l'idea che qualcuno avesse potuto godere della vista di quella scena, sicuramente così sensuale, a me eccitava da matti.Il suo sesso era fuori, dritto, duro e liscissimo. Lui scostò il mio perizoma e mi penetrò.Le mie anche si agitavano e roteavano su di lui come a voler disegnare degli otto. Sentivo i suoi sospiri, i suoi timidi gemiti e tutto questo mi eccitaca ancora di più.Ora, però, avevo bisogno di altro.MI alzai da quella posizione, rimisi con delicatezza il suo sesso dentro i boxer, gli riabbottonai i pantaloni -mentre lui attonito ma eccitatissimo mi continuava a fissare- gli presi la mano e lo condussi con me al bagno delle donne. Adoravo condurre il gioco io.Una volta chiusa la porta a chiave mi appoggiai al marmo freddo dove erano incastonati i lavandini, mi sfilai le mutandine e allargando le cosce lo strattonai verso di me. Lui, intanto si era tolto i pantaloni e i boxer. Adoravo il suo corpo, le sua gambe così lunghe ... mi eccitavano da matti.Fu un amplesso splendido, lungo e coinvolgente.Ad un tratto lui mi disse: "vorrei raggiungere l'orgasmo dentro la tua bocca", mi sfilai da quella posizione, mi misi in ginocchio davanti a lui e lo soddisfai, come una devota amante deve fare con il proprio uomo.Una volta ricomposti, uscimmo dal bagno, seguiti dagli sguardi incuriositi di un paio di ragazze che avevano, probabilmente, intuito qualcosa.Ci risedemmo al nostro tavolino e ordinammo un altro drink. Io ero ancora eccitatissima e pensai che se me lo avesse chiesto, quella notte, avrei finalmente dormito con lui (dormire insieme ad un uomo voleva dire molto per me).Fu come leggere nel suo pensiero, tra un sorso e un altro mi disse: "dormi da me questa notte". Non appena sentii quelle parole, un brivido mi percosse tutto il corpo e il cuore cominciò a battere fortissimo. Forse lo amo, non lo so, pensai, forse lui è quello giusto."Si ..." risposi.Quella notte a casa sua, nel suo letto, facemmo l'amore e scopammo un'infinità di volte, addromentandoci -ormai sfiniti-  abbracciati. Non so ancora cosa fosse esattamente lui per me, ma quella notte, per un attimo, ebbi la convinzione che lui fosse veramente l'uomo della mia vita.