volubile ma perversa

Emozioni virtuali


Quando mi era capitato di leggerlo sui giornali, un sorriso incredulo e beffardo si era disegnato sul mio volto. Sesso virtuale? Non so ... non mi convince. Io sono così carnale, concreta e terrena. Poi la smentita. Mi è capitato di "conoscere" (conoscere ...) una persona nel mondo cibernetico. Le sue parole scritte ed il suo "profilo" mi hanno subito rapita e così, senza neppure rendermene conto, ho iniziato a stare al suo gioco, che poi è diventato, a breve, il nostro gioco. Ogni parola da lui digitata è stato un gemito per me, ho immaginato una delle più eccitanti scene di sesso che possa capitare nella vita di una donna che, come me, non si accontenta facilmente. Mi sono sfiorata immaginando fossero le sue mani a farlo, ho affondato le mie dita fantasticando, ancora una volta, a farlo fosse lui; ogni gesto che ho compiuto non ero io, ma era lui... questo splendido sconosciuto ...che piano, piano assumeva i contorni del mio amante ideale. Ho fatto sesso con uno sconosciuto. Sì. L'ho fatto. Ma, senza compiere il peccato. E' stato trasgressivo, eccitante e coinvolgente. In quella stanza c'ero io, sola insieme al mio corpo, e l'immaginazione di due persone che non si conoscono. Trovo sia assurdo ed insensato, irrazionale ed inconcreto, ma follemente erotico... Si fatica a volte a raggungere l'orgasmo con la persona che ti conosce da anni, che ti ama, con la quale non hai segreti, che dovrebbe conoscere la mappa dei tuoi punti erogeni in modo scientifico, che non dovrebbe avere problemi nel farti godere, che non dovrebbe avere problemi nel coinvolgerti nei suoi giochi passionali. E, invece, capita che si risolva tutto in un fallimento; in un orgasmo recitato solo per non ferire la sensibilità di chi ti vuole bene. Poi, all'improvviso arriva uno sconosciuto che, forse, anzi probabilmente, rimarrà tale per sempre, e digitando poche semplici parole su una tastiera, lontana, ti inonda di passione ...