Qualcosa di me

VACANZA IN MONTAGNA: ANCHE I TASSI ESCONO DAL LETARGO!


Eccomi di ritorno dalle vacanze! Una settimana nella bellissima Alpe di Siusi, fra passeggiate nei boschi e sentieri di montagna.Paesaggi meravigliosi, prati fioriti e mucche al pascolo, aria frizzantina al mattino e alla sera e abbuffate di strudel.Si potrebbe riassumere così, velocemente, questa settimana ma…Appunto, ma… Karl, la nostra guida alpina, (sono otto anni che facciamo vacanza qui e Karl ormai è un amico oltre che la nostra guida!) quest’inverno ha fatto una brutta caduta sciando e si è fatto molto male, quindi è ancora a riposo e in fase di riabilitazione! Non è più un giovanotto e stenta a ritrovare l’agilità di un tempo. Morale: trovare un’altra guida che ci accompagni nelle escursioni! Karl ci indirizza verso alcuni suoi colleghi, consigliandoci caldamente Andreas, un ragazzo giovane ma appassionato e molto esperto, con il quale il nostro amico faceva spesso delle escursioni.Così decidiamo di contattare Andreas, un ragazzotto di circa 35 anni, biondo, occhi azzurri, alto e con due spalle…così! Che dire…mi sono gustata gli occhi! Ci accordiamo per le varie uscite della settimana e ci diamo appuntamento per la mattina successiva.Rientrando in albergo, mio marito mi guarda di sbieco: “Ho visto come l’hai guardato, sai?” mi dice a bruciapelo, stupita chiedo come l’avessi guardato, immaginando già la risposta:”Te lo sei mangiato con gli occhi!”. Ammetto candidamente che, sì è un bel ragazzo, come non guardarlo! Argomento chiuso, nessuno parla più. Cena, doccia e lui va a letto, io rispondo a qualche messaggio in chat, scrivo  la mail di buona notte al mio amico avvocato e poi a dormire. Il mattino successivo, mio marito è bello pimpante, tutto allegro come non capitava da parecchio tempo e questo mi rende felice! Colazione abbondante e ipercalorica e poi via di corsa verso i boschi. Andreas ci parla delle tradizioni di quei luoghi e le leggende delle streghe dell’Alpe, affascinandomi come non mai dal momento che le tradizioni popolari sono la mia passione! Mio marito ha perso un po’ della sua allegria, pazienza! Il sentiero che stiamo percorrendo, in inverno diventa un percorso da fare con le ciaspole, molto suggestivo quando fanno la fiaccolata. La nostra guida ci chiede se ci piacerebbe farlo in notturna e poi pernottare in una malga. L’espressione di mio marito diceva tutto:” In notturna…buio…già sono stanco adesso, figuriamoci di notte…dormire chissà dove…” prima che potesse dire di no, lo anticipo:” sarebbe meraviglioso! Passeggiare fra questi alberi meravigliosi, senza il caldo del sole… e poi…magari… stenderci sul prato a guardare le stelle…sarebbe romantico!” lo guardo facendo gli occhi dolci. Fregato! Ora non può dirmi di no! Finiamo la nostra escursione, ci congediamo da Andreas dandoci appuntamento per il giorno successivo nel tardo pomeriggio per la nuova escursione notturna. Prima di rientrare in albergo passiamo a salutare Karl e gli raccontiamo di quello che avevamo in programma:” Siete in buone mani, Andreas organizza la fiaccolata da cinque anni e conosce quei sentieri meglio delle strade del paese! Potrebbe portarvi alla malga anche bendato!” così anche l’ultima resistenza di mio marito è caduta.Trascorriamo la giornata in completo relax nella zona benessere dell’albergo, mio marito è un po’ strano a dire il vero…passa da momenti di tenerezza con bacetti e carezze a momenti che non mi degna di uno sguardo! In un momento di tenerezza gli chiedo se gli va di andare in camera…”No, resto qui a leggere!”…io non ci capisco niente!Alle 19,30 ci facciamo trovare nella piazza del paese, pronti a partire; la nostra guida arriva dopo pochi minuti e partiamo per l’escursione. Mio marito non dice una parola per tutto i tempo, mentre io e Andreas parliamo delle leggende, mi mostra dei fiori e delle rocce. E’ piacevole parlarci assieme. Arriviamo alla malga che sono le 22,30 e ad attenderci c’è il contadino con la cena pronta. Mangiamo dell’ottimo spezzatino con la polenta, annaffiato con del buon vino rosso. Dopo cena chiedo a mio marito di andare a sederci fuori, sul prato, a guardare le stelle; mi guarda con un’aria di rassegnazione e mi dice di andare, che sarebbe arrivato subito. Mi stendo sull’erba fresca e mi perdo a guardare il cielo, immersa nei miei pensieri. Non so quanto tempo ho trascorso così…Si avvicina Andreas e mi si siede vicino:” Mi sa che tuo marito non arriva più…” chiedo se l’ha visto andare a letto e lui annuisce. “Ecco, ammazzato tutto il mio romanticismo! Chissà che credevo io, portandolo qui…Possibile che non mi veda proprio? E io che immaginavo di fare l’amore sotto le stelle…” Tutta la mia frustrazione esce in poche parole, le lacrime che si affacciano agli occhi. Andreas mi guarda con comprensione e mi fa una carezza sulla guancia:”Ehm ehm..” mio marito è finalmente arrivato! Andreas sorride e mi fa l’occhiolino poi torna dentro. Mio marito è parecchio seccato, si sente offeso e ha voglia di litigare, io invece ho voglia di quel contatto fisico che mi manca tanto!Mi alzo e prendendogli il viso con le mani lo bacio, lui prova a staccarsi, ma non cedo: ho deciso che faremo l’amore sotto le stelle e così sarà! I balconi della malga vengono chiusi e noi restiamo soli, sotto le stelle che ci guardano. E’ stato bello, romantico come mai prima, certo un po’ scomodo, ma ne è valsa la pena! Siamo rientrati in punta di piedi per non svegliare nessuno e ci siamo addormentati abbracciati. Non ricordo da quanto tempo non succedeva…Al mattino, la guida mi guarda complice, sorrido e non c’è bisogno di aggiungere altro. Mio marito invece lo guarda in cagnesco e questo mi diverte! Facciamo colazione e torniamo in paese. Il resto della giornata lo passiamo in camera a coccolarci e a fare l’amore. Il resto della settimana è trascorso tranquillo, passeggiate non troppo lunghe, sempre accompagnati da Andreas che mi guardava divertito: gli avevo spiegato che se camminavamo troppo, mio marito si stancava e non poteva fare altro!Ecco che il mio tasso è finalmente uscito dal letargo! Anche se non sono convinta del tutto che sia cambiato qualcosa…stasera, appena rientrati a Roma ha detto:”C’è la partita, vedi di lasciarmi in pace…”!E io che speravo…