Qualcosa di me

IVAN


 Domenica sera, sono appena rientrata a casa.Sono uscita venerdì nel primo pomeriggio con la scusa di passare un week end di sole donne alla casa al mare di Eleonora.In realtà mi sono spostata molto meno…dall’Aurelia ai Parioli!Cosa c’è di tanto interessante ai Parioli? Normalmente niente di mio interesse, ma questo fine settimana, il mio amico avvocato alloggiava lì!Venerdì mattina lui aveva un incontro di lavoro e poi era libero da impegni, come non approfittarne?Ci siamo visti poche volte in questi tre mesi e questa è la prima volta che lui viene a Roma.Lo stomaco mi si è annodato ancora prima di uscire  di casa, quando ho lasciato un biglietto in cucina a mio marito (sono una grafomane, devo scrivere per forza!).“ Ti ho lasciato in frigo un po’ di viveri, non dovresti morire di fame! Ti ricordo che il telefono non prende a casa di Ele. Ti chiamo quando posso. Dovresti uscire anche tu un po’…le occasioni non ti mancano! Ci vediamo domenica. Un bacio. Patty” Mi sento terribilmente in colpa per quello che sto per fare, in fondo abbiamo trascorso delle belle vacanze insieme…Ma il rientro è stato tragico! Poi penso al mio amico (per comodità lo chiamerò Ivan), mi tornano alla mente tutte quelle sensazioni forti che abbiamo provato insieme, ai suoi occhi luccicati e alla sensazione di felicità che provo con lui…ho preso le chiavi e sono uscita!Le farfalle nello stomaco, la voglia di cantare e di essere spensierata, qualche decina di minuti e sono al luogo concordato con Ivan, accosto per farlo salire e prima che possa ripartire mi ha preso il viso fra le mani e mi bacia…un bacio breve ma intenso: “Quanto mi sei mancata!”, da dietro cominciano a suonare, ingrano la marcia e parto.Poche formalità per l’albergo e poi siamo soli…che fatica a stare buoni in ascensore…solo incontro di sguardi…ci sono altre persone con noi! Ivan apre la porta e appena dentro ricomincia a baciarmi…è mancato molto anche a me!Mi rendo conto che aspettavo da tanto i suoi baci, le sue mani che mi sfiorano, delicate.Aspettavo con impazienza le sue carezze, quelle mani che piano piano mi tolgono la camicia…una lentezza calcolata…un bacio, un bottone, una carezza, un bottone…Ci siamo ritrovati nudi, uno di fronte all’altra, frementi e impazienti di assaporare ogni sensazione, gli occhi fissi negli occhi…ci abbracciamo stretti godendo del contatto dei nostri corpi…Che bello! Ce ne stiamo lì, in piedi, avvinghiati in un intreccio dolcissimo, incapaci di staccarci. Mi sento come una ragazzina, curiosa e spaventata allo stesso tempo. Un po’ alla volta ci avviciniamo al letto e ci scivoliamo sopra sempre abbracciati.Abbiamo passato tutto il pomeriggio così, abbracciati, ad amarci e coccolarci, a parlare di scemate mano nella mano, a fare la doccia insieme, a cercarsi con lo sguardo.Cena veloce, fosse stato per me, mangiavamo anche un panino in camera…ma Ivan è un gentiluomo: “Mi piace coccolarti e condividere con te le cose che mi piacciono e condividere una buona cena è come fare del buon sesso  insieme!” questa la sua filosofia…e devo ammettere che mi piace…e dopo la buona cena…pure il buon sesso!Alle due abbiamo spento la luce…la nostra prima notte insieme…è stato meraviglioso addormentarci insieme, abbracciati e poi svegliarsi mano nella mano…Ho pensato al mio Tasso…sono almeno due anni che dorme stabile sul divano tutta la settimana…ho pensato alla moglie di Ivan che trova tutte le scuse per andare a letto prima di lui…a come cerchiamo assurdamente di salvare i nostri matrimoni…a come stiamo bene insieme…Sabato siamo usciti solo  il tempo necessario a rifare la camera e prendere qualche stuzzichino…a fare certa attività viene fame! E per la seconda volta dormiamo insieme, che belle sensazioni! E che fatica lasciarlo tornare a casa…Stamattina l’ho accompagnato in stazione a prendere il treno, mi dava fastidio staccarmi da lui, quasi una vertigine…Ho aspettato che il suo treno partisse poi sono andata al mare da Eleonora.Lungo la strada sono tornate tutte le mie paure, i miei sensi di colpa…Ele mi da dato della cretina, quando le ho raccontato i miei timori…”Ivan ti fa stare bene? E allora fregatene del resto! Credi che il Tasso sia cambiato dopo le ferie? Assolutamente no!” In effetti quando sono tornata alle 22,50 stasera, lui dormiva sul divano…