AMICI DELLA COMITIVA

Post N° 29


SIAMO TUTTI FRATELLI Dall'otto al diciotto gennaio 2008, sarà ospite di Danilo Sacco, Orso Corno Cavo, ma qualcuno forse lo ricorda, con il nome inglese: Duene Hollow Horn Bear, che vive nella riserva Lakota Sicangu di Rosebud.Duene, è il capo spirituale e carismatico dei Lakota Sioux, ed è anche docente universitario.Il desiderio di Danilo e del capo indiano, sarebbe quello di sensibilizzare le persone e in particolare gli alunni delle scuole, alla causa dei nativi d'America.Sicuramente il modo di vivere e di ragionare di un indiano come Duene, è molto distante dalla cultura occidentale.Nonostante le discriminazione che il suo popolo continua a subire, lui è convinto che i tempi cambieranno: la cosiddetta "PROFEZIA DELLA SETTIMA GENERAZIONE" dice che i nativi americani, si rialzeranno, torneranno in possesso della loro lingua, della loro cultura e della loro identità. Afferma: "Noi viviamo in un mondo dove conta soltanto il denaro e il potere. Non conta la terra e il cuore. Il mio è un altro mondo, voi vivete troppo in fretta, non avete tempo per le relazioni."E ancora ..."Voglio raccontarvi una storia: se un giorno arrivasse una persona in Italia e vi dicesse che non si può più parlare italiano, che da oggi in avanti non potete più mangiare spaghetti sareste d'accordo?  Bene, questo è quello che è successo alla mia gente."Duene, ha partecipato come consulente al film "Balla con i lupi."Racconta:"Balla con i lupi" è il film che ha mostrato gli indiani in modo diverso, però Kevin Costner mi ha deluso. Ha comprato un terreno sulle Colline Nere, e ha permesso che su esso venisse costruito un albergo e un casinò. Credevo avesse capito che quelle colline per noi sono sacre, lo consideravamo un nostro amico, ma con questo gesto ha dimostrato che per lui quel film era solo lavoro". E ancora ....C'è una visione del mondo che risale ad Aristotele e che è fondata sulla gerarchia, su dominanti e dominati, sulla proprietà. La nostra cultura parla di un altro mondo, un mondo di relazione con ciò che ci circonda, non è la terra che appartiene a noi, siamo noi che apparteniamo alla terra. L'uomo bianco non la pensa così, quando ha scoperto che nei nostri territori c'era il metallo giallo, un metallo che lo fa impazzire, non ha esitato a distruggerci per impossessarsene. Noi invece pensiamo chel'unica cosa che davvero ci appartiene è il nostro corpo, il resto è materialismo. Quello che conta è il rapporto con le cose che ci circondano, non il possesso. Se preghiamo l'aquila, per esempio, essa ci aiuterà a vedere in modo chiaro e ci trasmetterà la sua forza. Comprendere che in ogni albero, in ogni animale, in ogni essere umano, nella foresta, nel tramonto c'è Dio, diventa uno stile di vita. E questo principio mi sembra che sia anche nella vostra religione, ma è stato dimenticato."  Infine Danilo ... il quale, dimostra ancora una volta di avere un grande cuore ..."I nativi d'America, sono vitali per la terra ... se perdiamo le loro tradizioni e il loro cuore, perdiamo la parte migliore di noi stessi."  Lory