COMPAG. TEATRALE TAU

Post N° 4


In principio la luce, un raggio di sole che squarcia il buio. E la vita che irrompe sul grande palcoscenico del tempo come sull’umile scena di un teatro qualsiasi in questo piccolo angolo di mondo.Io sono Caino. Io sono Abele. E questa è la mia e la tua storia.Dalla mano che per prima ha forgiato, con l’amore di un padre, i lineamenti incerti di una nuova verità. Due frammenti puri di un’unica anima insozzati dal peccato, ma consacrati dal riflesso di quella luce che purifica e perdona. Luce gravida di vita come il ventre della prima donna. Offuscata dal sangue innocente versato da mani fraterne. Luce che muore e risorge come il sole che al mattino ritorna a squarciare le tenebre, come un corpo di uomo che ritrova la Vita oltre lo spazio ed il tempo, oltre l’infamia e il tradimento. Luce indelebile ed eterna, che protegge e perdona. Perché tutto nasce dalla luce e tutto alla luce ritorna. E luce e buio si alternano, bene e male, attorno a noi come in ognuno di noi.Io sono Caino, io sono Abele. Io sono la santità io sono il peccato. Io sono il Cristo Gesù, io sono Giuda il traditore.E il mio nome è Francesco, umile servo fatto Santo per un Dio che amo e inseguo nei volti di ogni uomo e nel loro dolore, nelle più piccole sfumature del creato….e sono Chiara… E mi chiamo Giovanna, impavido cuore di donna al servizio della immensa giustizia e di quell’unica libertà che guida alla gloria.E sono l’Amore santo e l’amore profano. L’infinita bontà e l’odio che acceca.E rivivo nei volti dei fratelli che uccidono i fratelli, e nelle ferite di due anime affini cui è negata la vita. Io sono un Montecchi, Io sono un Capuleti il nostro nome è Romeo e Giulietta.E la mia pelle è colore dell’ebano e bianca come l’avorio. E sono schiavo e padrone e vestito di ricchi abiti e catene. E sono Anna, rondine rinchiusa in una gabbia d’asfalto e filo spinato. E sono un’anima inciampata sulla crudeltà del mondo.E sono la vittima e sono l’aguzzino. Il coltello e la ferità. E sono la condanna  e la misericordia. La misericordia, il perdono. Ed ancora…Io sono Caino. Io sono Abele.E voi?Tutto nasce dalla luce e alla luce ritorna. E luce e buio si alternano, come il bene e il male, sul grande palcoscenico della vita e su un piccolo palcoscenico di un teatro qualsiasiIo sono Caino. Io sono Abele.  Entrambi accomunati da un unico destino. Sin dal principio e fino alla fine dei giorni. Ognuno prigioniero della propria ambiguità.Perché troppo labile è il confine tra il bene ed il male, troppo difficile scegliere da che parte stare. Un respiro inatteso, una nota sfalsata…… basta poco a dare il via al complesso rincorrersi e sovrapporsi del Bene e del Male. Basta un piccolo alito di vento a cambiare la storia.In equilibrio precario, sospesi sul margine di questa eterna contrapposizione, o ha un barcolliamo sfiorando ora l’abisso del buio, ora le altezze della luce. Perché è in noi la debolezza della resa e la forza della resistenza. La viltà dell’odio e del tradimento e il coraggio della lealtà. L’oscurità della diffidenza e ostilità e la cristallina trasparenza di un sorriso. La catena dell’odio e la libertà dell’amore.La musica degli istanti che si succedono inarrestabili nella nostra breve esistenza, scandisce il tempo in cui ogni uomo è chiamato alla scelta.Io sono Caino. Io sono Abele.E voi?                                                                                                                           (Silvia Conte)