I compañeros

Sabato 11 Agosto (Dal diario vacanze 2007)


Sabato undici Agosto  Il mare, per quanto possa essere cupo e violento quando si naviga nel mezzo della sua vastità, da quella distanza assumeva le sembianze di un immeso compagno, una quieta pianura di pace, la cui vista infondeva calma e una vaga e indefinibile sensazione di speranza.Francisco ColoaneCristian H.21.35 11/8/07 Altro bellissimo tramonto per i Compañeros… non lo faccio apposta ma quando il tramonto si avvicina mi viene istintivo prendere in mano una biro e scrivere su questo diario… con il tramonto ecco l’ispirazione!!!!La giornata di oggi è stata molto impegnativa… sveglia alle 07.15 anche se inizialmente dovevano alzarci più di un’ora prima… Fabio e Giordano hanno deciso di passare la nottata ai piedi del faro mentre io ho deciso di dormire in macchina visto che avevo bisogno di recuperare un po’ di energie in vista della faticosa giornata di oggi. Dopo una brevissima colazione ecco la partenza per Le Conquet dove ci attendeva il traghetto per l’isola d’Ouessant, dispersa in mezzo all’oceano alla fine delle terre… (forse il punto più a ovest di tutta l’Europa) oltre l’orizzonte c’è l’America (la nostra futura tappa??? Staremo a vedere…). Siamo arrivati sull’isola a mezzogiorno dopo circa 40 minuti duranti i quali ho patito le “pene dell’Inferno”… ho scoperto che soffro di mal di mare/oceano!!!!!!!!!!!Dopo aver preso al volo una baguette a testa (oramai il nostro pranzo quotidiano) abbiamo intrapreso a piedi il primo sentiero che ci ha portati di fronte al faro de La Jument, circa trenta minuti di cammino… dopo una piccola sosta per osservare il bellissimo panorama e scattare qualche foto siamo ripartiti verso il secondo faro del nostro tour ovvero quello di Nidivic, anche qui pochi minuti di sosta e ripartenza successiva verso l’ultimo e importante faro del nostro itinerario: Creach (intorno all’isola ci sono 6/7 mega fari). Al suo interno, Creach contiene un museo con bellissime foto e modellini in scala dei vari fari dell’isola… dopo la visita ritorno a piedi al paesino dova la navetta ci aveva lasciati!!!La nostra camminata è durata cinque ore… circa 12 Km percorsi… siamo passati attraverso stretti sentieri a picco sul mare che ci hanno permesso di ammirare un panorama mozzafiato per tutto la durata del percorso… le cinque ore sono volate praticamente senza che me ne sia accorto. Grazie per lo spettacolo che ci circonda!!!!!!!!!!!!!!!Verso le 18.00 siamo giunti in paese… dopo una bella rinfrescata e la spesa per la cena, siamo andati alla fermata della navetta e qui abbiamo avuto una bella sorpresa… la navetta non è passata… o più probabilmente l’abbiamo persa o… altra ipotesi, l’autista non ci ha visti… fatto sta che siamo rimasti bloccati nella parte di isola già visitata in giornata (il programma iniziale era fare una bella camminata al pomeriggio e alla sera trovare un posto per dormire vicino al porto… ora siamo bloccati dall’altro lato dell’isola!!!!!!!!!!).Dopo una bella mangiata, aspettando la navetta mai arrivata facciamo una bella chiacchierata con un francese della zona (Cristian e Fabio tentano di conversare mentre Gio si limita ad ascoltare… e di tanto in tanto Cristian gli faceva il riassunto della conversazione) siamo andati a berci una bella birra ghiacciata in un pub della zona (offerta da Fabio) e ci siamo diretti nuovamente verso il secondo faro visitato nel pomeriggio… è qui che passeremo la notte!Ora sono le 22.22 e sto scrivendo grazie alla poca luce che il tramonto ha lasciato alle spalle… ora mi preparo per andare a dormire (abbiamo deciso di dormire in una casa diroccata che da sull’oceano… dovremmo essere abbastanza riparati!!!?)… alla prossima!!! Fabio Ciao ciao ma non ciao mai21… come chi sono???… Fabio… sono qui per raccontarvi la notte passata vicino all’oceano.Giunti così alla fine della Terra ci siamo cacciati in una casa… o meglio quello che rimaneva di quell’ex edificio… io e il compagno Clare per esaltare al meglio le caratteristiche del posto trovato abbiamo deciso di levare il tetto permettendo così pure alle stelle di venirci a trovare la notte stessa. Tutto FANTASTICO (per l’ennesima volta!!!!!!!) non faceva molto freddo pur essendo quasi alla “Fine del mondo” e per lo più eravamo circondati da fari, radar e luci segnalatrici… senza dubbio il faro più giganteggiante è stato quello di Creach (quello con il museo) che proietta all’Infinito i suoi potenti occhi luccicanti… poi in mezzo all’oceano abitato fino a pochi anni fa da un intrepido guerriero marinaio, il romantico e temuto faro di La Jument con i suoi fasci di luce rossa inferno… davanti a noi quello di Nidivic meno spettacolare con i suoi nove consecutivi lampeggii di luce bianca ma pur sempre utile per le rotte dei vascelli fantasma… poi tutto intorno, nel raggio di 5/10 Km si vedevano anche gli altri sovrani controllori di questo regno dei sogni.Non avendo nulla per poter tirare tardi (tubetti, carte o birrette) siamo andati a dormire verso le 23.00 (da notare che c’era ancora abbastanza Claro) ma a svegliarci nel cuore della notte alle 04.00 in punto (a dire il vero era quasi mattino) un principio di pioggia che misto al vento gelido che dall’oceano cominciava ad acquistare forza ci hanno fatto prendere la decisione di incamminarci verso il paese a cercare un riparo prima che le forze celesti avrebbero scaricato sui nostri gropponi tutte le tristezze di una serata nuvolosa…Così noi, guidati dalle sentinelle del mare (non ci sono lampioni), ci siamo incamminati per le strade isolane… non c’era anima sveglia ma soprattutto viva a condividere con noi le fatiche di una marcia militare forzata. L’unico incontro fatto è stato quello con un riccio che cercava anch’esso un posto dove poter far prendere sonno ai suoi aculei.Nel giro di un’ora abbiamo raggiunto il paese e trovato il punto prestabilito per ricaricare le batterie umane. Dormito o quantomeno cercato di farlo fino circa le 07.30. Poi, dopo la sveglia, io e il Gio siamo andati a fare un giretto nel paesello mentre consumavamo l’ennesima baguette personale.Poi preso navetta verso le 09.40 ed eccoci ora qua su questo vascello pirata comandata da ragazzi giovani ma pur sempre figli del mare… adoro vederli girare per i corridoi e scale… mi piace vederli accendere la sigaretta a poppa e mi rassicura vederli ridere e scherzare al cospetto di un gigante come OCEANO. Il dondolar di questa nave m’è dolce… per altri potrà rappresentare il più profondo inferno mentre per me, sta rappresentando qualcosa di magico e rilassante… mi godo questi ultimi istanti nel grande spazio dell’Eternamente immenso ancora una volta cullato dal canto del mare…H.10.51 domenica 12 agosto, purtroppo siamo già a metà viaggio!