I compañeros

Verità nascoste...


Ciao ragazzi, sono Fabio.. scrivo oggi al blog non per parlarvi dell'ennesima cocente sconfitta patita ieri sera giocando a calcetto contro la squadra di Chiari... ma per mettervi al corrente che, ciò che tv e carta stampata chiamano disinformazione in realtà si tratta di pura e vera INFORMAZIONE. Vorrei parlare dell'ultimo libro da me letto e concluso ieri.. si tratta de "Il continente desaparecido è ricomparso/Gianni Minà"... Il libro tratta del FORUM SOCIALE MONDIALE DI PORTO ALEGRE e presenta una serie di interviste fatte dall'autore a diverse personaggi di spicco sulla scena Latinoamericana e Mondiale... si tratta di persone perlopiù "fuori dal giro" che "cantano" voci fuori dal coro... personaggi, nella maggior parte dei casi, demonizzati dai mass-media corrotti del mondo attuale.. la maggior parte.. e quindi per poter respirare un po' di sana aria di Libertà non ci resta che Internet (usato con molta attenzione) e questi libri auto-definiti ironicamente: POLITICAMENTE SCORRETTI, che trattano di storie e di continenti desaparecidos... la verità però prima o poi verrà a galla! Fidel un giorno disse: "Condannatemi pure, la Storia mi assolverà!"Il Forum sociale mondiale di Porto Alegre è diventato un appuntamento abituale e irrinunciabile per chi è interessato a conoscere lo stato effettivo del pianeta per quanto riguarda i diritti dei popoli, l'ambiente, la povertà, lo sviluppo e le guerre dimenticate. Inoltre, in cinque anni - tanti ne sono passati dalla prima edizione, nata in risposta al summit sull'economia dei Paesi ricchi a Davos - il Forum è diventato un vero e proprio laboratorio di idee e proposte che hanno già cominciato a cambiare la realtà di quello che era, per l'informazione occidentale, un continente 'desaparecido', cioè l'America Latina. Le conversazioni di Gianni Minà con i protagonisti degli incontri avvenuti nella città brasiliana e con altri personaggi che hanno riflettuto sui guasti procurati dall'economia globalizzala sono un segno della vitalità delle idee germogliate a Porto Alegre e delle prospettive di riscatto innestate in Bolivia, Guatemala e Perù dai movimenti indigeni. E dimostrano inoltre la profondità dei cambiamenti in corso nella politica di diversi governi sudamericani quali il Brasile di Lula, l'Argentina di Kirchner, il Venezuela di Chavez. Testimonianze tanto più preziose quanto più rara è diventata l'informazione indipendente sugli aneliti e le lotte delle popolazioni oppresse. Sui pericoli legati alla manipolazione dei media è incentrata appunto l'intervista a Eduardo Galeano, mentre il tema delle guerre e delle presunte ragioni dello scontro fra mondo islamico e Occidente è affrontato da Arundhati Roy e Tariq Ali. Sulle ingiustizie perpetrate dal modello economico neoliberista rispondono, dal punto di vista laico, il regista argentino Fernando Solanas e, da quello religioso, i teologi Leonardo Boff e François Houtart. Su questi temi e su alcune situazioni nevralgiche dell'America Latina (la resistenza di Cuba, la ribellione zapatista in Messico) riflettono Luis Sepulveda e Paco Ignacio Taibo II. C'è poi un'attenzione particolare su Paesi che hanno vissuto importanti cambiamenti: il Brasile attuale, raccontato da Gilberto Gil cantautore e ministro della Cultura; la Russia di Putin, descritta con disincanto da Kiva Maidanik, storico controcorrente; la Cuba che resiste spiegata da Abel Prieto, ministro della Cultura. Inedito e ricco di rivelazioni è infine il lungo incontro con il presidente del Venezuela Hugo Chavez, vera novità del panorama politico latinoamericano. Una volta ancora Gianni Minà ribadisce il suo impegno per l'affermazione di una democrazia autentica, dando voce a chi è regolarmente ignorato o censurato dal giornalismo 'embedded'.Fabio