I compañeros

Poesie senza patria


"Avete fra le mani un libro breve che contiene emozioni intense. Sono poesie di narratori, poesie scritte proprio sulla linea di confine che, in teoria, separa la poesia dal romanzo.Un azzardo, senza dubbio. Ma anche un ritrovarsi necessario, perché la poesia è iniziata raccontando storie, prima di trasformarsi in un prolungamento dell'ego, e forse è giunto il momento in cui le voci dell'Io e degli Altri cerchino terreni letterari per coesistere." (Josè Manuel Fajardo)"Noi non siamo poeti che si sono addentrati nella narrativa. Siamo narratori che hanno osato visitare i domini della poesia."Sei narratori di rango, Aparaín, Fajardo, Giardinelli, Letelier, Sarabia e Sepúlveda , – tutti di lingua spagnola, e tutti latinoamericani tranne uno – si cimentano nella prova più difficile: dare modo ai propri lettori di scoprire il loro gioco letterario, la loro musica più intima, le ragioni della loro scrittura: la spinta solidale, l’ironia come arma contro le asperità della vita, la passione civile, il sentimento nascosto dietro la durezza, l’amore per chi ha saputo mettersi in gioco. Nato quasi per caso, questo breve libro è insieme strumento per capire l’universo poetico degli autori, atto di coraggio degli scrittori che si mettono a nudo, e testimonianza di un intenso, felice sodalizio letterario.     GEREMIA Nessuno mi leva dalla testaChe è stata troppo sonoraLa pacca che mi hanno dato alla nascitaHernan Rivera Letelier