I compañeros

AFGHANISTAN, UNA SQUARCIO DI VERITA'!!!


tratto da qui... visitate!!!!!!!UN REPORTAGE ANOMALO. Qualche settimana fa un reportage di Giulietto Chiesa pubblicato da La Stampa sull'Afghanistan ha cercato di trovare le tracce di una guerra che non si vince e che alimenta nel paese una rabbia crescente. L'articolo che non cita i bombardamenti sui villaggi che provocano sempre più vittime civili (civili che da morti divengono miracolosamente talebani....).Kabul è una città blindata. Le ambasciate sono blindate, i luoghi di potere sono blindati. Perchè la potenza americana nettamente superiore a quella talebana non riesce a conquistare il paese?. E neppure Kabul?. La spiegazione si riassume così: le ricette utilizzate non sono quelle giuste e la gente dei villaggi, quelli sottoposti a bombardamenti non accolgono l'Isaf con spirito di amicizia.I numerosi finanziamenti raccolti per l'Afghanistan non giungono a destinazione. Per ogni dollaro inviato quindici centesimi giungono direttamente o indirettamente alla popolazione. Il resto finisce nelle maglie della corruzione: quella dei signori della guerra che fuori Kabul fanno il bello ed il cattivo tempo. In alcune zone non esistono nè democrazia nè legge se non la legge dei potenti. Come durante la guerra post abbandono dei russi. La corruzione dei governatori delle province, anche quelli dediti al traffico di droga. Stiamo parlando di gente messa al potere dagli occidentali. Si è preferito accettare il passato dei signori della guerra, si pensava che una volta ripulita la fedina....L'ottanta per cento del paese non ha elettricità. Il vanto di Washington sono le televisioni ed i giornali (sinonimo di democrazia): la prima viene vista da un'infima parte della popolazione, i secondi sono letti dall'elite.Il malcontento cresce, non solo per le bombe. La gente sa e misura la corruzione. L'obiettivo di occidentalizzare in modo coercitivo un paese che non ne vuole sapere è fallito. Qualcuno sostiene: siamo passati dal male al peggio. La democrazia è una parvenza di democrazia, ma questa democrazia non ha nessun consenso popolare.Argomentazioni interessanti per spiegare come la guerra con cotanta superiorità di mezzi e tecnologia non sia ancora stata vinta. Portare la pace a Kabul?. Possiamo, bastano trenta anni è il titolo dell'articolo. Con le ricette di oggi, che ignorano i bisogni della popolazione e mirano solo a lanciare bombe ed alimentare i corrotti signori della guerra, ne occorreranno persin di più.Fabio, grazie al post di bruno14