A UN PASSO DA TE

UN ANGELO


 Quando si svegliò il ragazzo era sulla spiaggia,ma c’era una cosa che non capiva:c’era molta gente nei dintorni,ma non sapeva come mai nessuno lo vedeva.Provò a toccarsi la schiena…le ali c’erano ancora.La pozione??Non era funzionata??A quanto pare no…allora il ragazzo distrutto tornò a casa dal padre.Quando entrò il padre rimase sorpreso;si avvicinò al figlio per chiedere cosa era successo. “Padre non ha funzionato…” disse abbattuto il ragazzo. “Ma stai bene figlio mio?Coma ha fatto a non funzionare?C’è qualcosa di strano…bè ora riposati,sarai distrutto da quello che è successo.Troverò un metodo,non ti preoccupare” Il ragazzo annuì con la testa,diede le spalle al padre che lo guardava allontanarsi lentamente ed uscì dalla stanza. Abbattuto e sfinito,Angel si coricò sulla sua nuvola preferita.Chiuse gli occhi per tentar di dormire un po’,ma subito fu disturbato da un suono fastidioso.Inizialmente non capiva che cosa o chi fosse.Si scaraventò giù a cercare la fonte di tanto rumore.Sentì poi una porta sbattersi violentemente.Spaventato si recò alla porta della sua amata Kimberly.Non c’era. Abbassò lo sguardo e vide che stava correndo con tutte le sue forze,e decise di seguirla.Dove stava andando?Cosa era successo?Mentre volava dietro la ragazza era assalito da tutti questi pensieri.Finalmente la giovane si ferma.Era arrivata in una casa diroccata,dove non ci abitava più nessuno da parecchi anni.Entrarono entrambi e Kimberly si sedette sulla scala interna dell’abitazione.Angel le si avvicinò cautamente.La ragazza aveva la testa tra le mani,con le ginocchia piegate sul petto.Stava piangendo.Angel sentì un groppo alla gola.Si chiese come mai stesse piangendo…e mentre la ragazza si asciugava le lacrime,per la prima volta,anche ad Angel venne da piangere.I suoi occhi divennero verde smeraldo e li asciugava con la mano tremante.Guardando più attentamente notò che anche gli occhi della ragazza non erano più verde chiaro.Erano diventati come quelli di Angel.Un umano a cui cambiano gli occhi??Possibile?O forse anche lei era un angelo?No,questo era impossibile… Tentò di sfiorarla…e stranamente la ragazza si spaventò…lo aveva davvero sentito?Angel rimase paralizzato…Poco dopo la ragazza si riprese,si alzò e tornò a casa.Ma quando si alzò Angel si trovava davanti a lei…perciò le passò attraverso il corpo…per pochi istanti sono stati una cosa sola…due corpi in un’anima.Kimberly tornò a casa,molto più tranquilla dell’ultima volta che l’aveva lasciata.Mentre l’angelo tornò dove si trovava prima di essere svegliato da quel rumore,che era il pianto della ragazza che ama. Rimase a riposare per circa 3 ore…e si erano fatte le 8 di sera…tornò a casa per la cena,e poi riprese il discorso col padre. “Avete trovato il modo per diventare umano?” chiese il ragazzo. “Mi sono rivolto al più anziano degli angeli…ha detto che se la pozione non funziona…bisognerebbe…” “Che cosa?Sono disposto a tutto…padre…oggi ho pianto per la prima volta…”disse il ragazzo con lo sguardo rivolto a terra… “Sul serio?Mmm…non so come mai hai questa improvvisa voglia di diventare umano…ma se questo ha qualche collegamento al tuo pianto di oggi…ti aiuterò in tutti i modi…ma ti avverto…questa volta devi fare una cosa più pericolosa…”Il padre era ora diventato più serio che mai.Aveva un’aria anche molto preoccupata,non voleva perdere suo figlio maggiore…Angel era responsabile e consapevole,questo lo sapeva molto bene,non c’era angelo al mondo che lo conoscesse meglio di suo padre. “Grazie padre…ditemi pure quello che devo fare,ed io lo farò…”Il ragazzo aveva notato quell’aria preoccupata del padre…dentro se pensava “non ti preoccupare,so badare a me stesso,mi comporterò bene e sarò molto attento…”…ma il suo sguardo lo diceva al posto delle parole. “Stai molto attento…devi lasciarti cadere da un posto non troppo alto altrimenti ti faresti male…sali sopra una nuvola,chiudi gli occhi,e lasciati cadere,senza trattenerti con le ali…qualche ferita l’avrai,ma non preoccuparti…poi…vai da lei…capito?Io sono qui che ti aspetto,arrivederci figliolo,ti voglio bene.” Il ragazzo sorrise ed abbracciò il padre,che condivise il gesto.Poi si guardarono negli occhi,non c’era bisogno delle parole,i loro sguardi si capivano perfettamente. Il giorno dopo,alle prime luci del mattino,tirava un’aria fresca,che muoveva i capelli fini dell’angelo.Si trovava sul bordo del luogo indicato dal padre…una nuvola sopra al mare,così quando si fosse buttato,sarebbe caduto in acqua,evitando graffi e lividi,e forse meno dolore.Fu in quel momento,mentre l’aria si era abbassata,che il ragazzo chiuse gli occhi,pensò solo alla ragazza che stava per incontrare…e senza che se ne accorgesse,non aveva più nulla sotto i piedi,sentendosi precipitare nel vuoto.