Creato da complice_virtuale il 21/06/2009
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QUANDO......

Post n°7 pubblicato il 21 Giugno 2009 da complice_virtuale
 
Foto di complice_virtuale

Vi è mai capitato di provare sentimenti tanto forti da farvi, quasi, paura?

Quando non si capisce più cosa si è e cosa si vuole, quando non si è più sicuri di se stessi e delle proprie capacità, quando il cuore batte all’impazzata per aver visto un pezzetto di cielo o uno spiraglio di luce, quando le paure vi opprimono pesandovi sul cuore, quando la ragione dice una cosa e il cuore un’altra, quando la ragione parla e il cuore fa finta di non sentire, quando tutto quello in cui credevate vi sembra stupido e insensato, quando tutto viene messo in discussione, quando ogni sentimento, ogni emozione, ogni attimo vi rimangono nel cuore, quando un solo attimo per voi vale quanto tutta una vita, quando chiudendo gli occhi vedete una sola cosa, quando il vostro modo di vedere la vita cambia, quando vi sentite confusi e storditi, quando nonostante la malinconia e la tristezza che vi invade trovate un solo motivo per sorridere, quando le vostre emozioni prendono il sopravvento su tutto il resto, quando il cuore segue solo se stesso, quando non vedete l’ora di chiudervi nel vostro mondo di fantasia per pensare a un singolo particolare, quando ogni piccolo gesto vi fa riflettere e sperare, quando vi sembra di vivere una vita a metà, quando cominciate a valutare tutto facendo un paragone, quando tutto vi sembra sorridervi, quando anche le cose impossibili vi sembrano realizzabili, quando non riuscite più ad essere voi stessi, quando ogni singolo pensiero vi riporta a un unico punto d’inizio, quando i sentimenti si alternano in voi a velocità inaudita, quando non ci credevate ed eccovene la prova, quando non più ci speravate ed eccovene la speranza, quando la ragione si arrende al volere del cuore ecco che avete scoperto cosa significa amare…

 
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VELE AL VENTO

Post n°6 pubblicato il 21 Giugno 2009 da complice_virtuale
 
Foto di complice_virtuale

Conosco delle barche che restano nel porto per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.Conosco delle barche talmente incatenate che hanno disimparato come liberarsi.Conosco delle barche che restano ad ondeggiare per essere veramente sicure di non capovolgersi.Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare. Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto,ma più coraggiose e più forti.Conosco delle barche straboccanti di sole perchè hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato.Fino al loro ultimo giorno,e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perchè hanno un cuore a misura di oceano.

 
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CORAGGIO

Post n°5 pubblicato il 21 Giugno 2009 da complice_virtuale
 
Foto di complice_virtuale

Ci vuole grande coraggio per dormire ogni notte da solo senza amore,ci vuole grande coraggio per sentire il silenzio della propria casa,ci vuole coraggio per non pensare ai ricordi belli,ci vuole coraggio per credere ogni giorno ai propri sogni,serve coraggio per essere allegri,coraggio per svegliarsi la mattina e  pensare che sia un bella giornata,

coraggio per accettare con un sorriso i temporali della vita,coraggio per credere che andando avanti non si invecchia ma si cresce,coraggio per vedere finire un grande amore senza piangere,ci vuole grande coraggio per non pensare a nulla,coraggio per dedicarsi a se stessi,coraggio per credere che nessuno ti stia amando,ci vuole tanto, troppo coraggio per vivere in armonia col mondo,coraggio per non cadere nei vizi,coraggio per non soffrire di malinconia,ci vuole un grande coraggio per vedere gli amici partire e non tornare,coraggio per accettare di essere grandi,coraggio per credere nelle proprie sfide,ci vuole tanto, tanto coraggio per credere che si possa cambiare la propria vita,ci vuole coraggio ad avere coraggio

 
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UN ANGELO

Post n°4 pubblicato il 21 Giugno 2009 da complice_virtuale
 
Foto di complice_virtuale

 

Quando si svegliò il ragazzo era sulla spiaggia,ma c’era una cosa che non capiva:c’era molta gente nei dintorni,ma non sapeva come mai nessuno lo vedeva.Provò a toccarsi la schiena…le ali c’erano ancora.La pozione??Non era funzionata??A quanto pare no…allora il ragazzo distrutto tornò a casa dal padre.Quando entrò il padre rimase sorpreso;si avvicinò al figlio per chiedere cosa era successo.
“Padre non ha funzionato…” disse abbattuto il ragazzo.
“Ma stai bene figlio mio?Coma ha fatto a non funzionare?C’è qualcosa di strano…bè ora riposati,sarai distrutto da quello che è successo.Troverò un metodo,non ti preoccupare”
Il ragazzo annuì con la testa,diede le spalle al padre che lo guardava allontanarsi lentamente ed uscì dalla stanza.
Abbattuto e sfinito,Angel si coricò sulla sua nuvola preferita.Chiuse gli occhi per tentar di dormire un po’,ma subito fu disturbato da un suono fastidioso.Inizialmente non capiva che cosa o chi fosse.Si scaraventò giù a cercare la fonte di tanto rumore.Sentì poi una porta sbattersi violentemente.Spaventato si recò alla porta della sua amata Kimberly.Non c’era.
Abbassò lo sguardo e vide che stava correndo con tutte le sue forze,e decise di seguirla.Dove stava andando?Cosa era successo?Mentre volava dietro la ragazza era assalito da tutti questi pensieri.Finalmente la giovane si ferma.Era arrivata in una casa diroccata,dove non ci abitava più nessuno da parecchi anni.Entrarono entrambi e Kimberly si sedette sulla scala interna dell’abitazione.Angel le si avvicinò cautamente.La ragazza aveva la testa tra le mani,con le ginocchia piegate sul petto.Stava piangendo.Angel sentì un groppo alla gola.Si chiese come mai stesse piangendo…e mentre la ragazza si asciugava le lacrime,per la prima volta,anche ad Angel venne da piangere.I suoi occhi divennero verde smeraldo e li asciugava con la mano tremante.Guardando più attentamente notò che anche gli occhi della ragazza non erano più verde chiaro.Erano diventati come quelli di Angel.Un umano a cui cambiano gli occhi??Possibile?O forse anche lei era un angelo?No,questo era impossibile…
Tentò di sfiorarla…e stranamente la ragazza si spaventò…lo aveva davvero sentito?Angel rimase paralizzato…Poco dopo la ragazza si riprese,si alzò e tornò a casa.Ma quando si alzò Angel si trovava davanti a lei…perciò le passò attraverso il corpo…per pochi istanti sono stati una cosa sola…due corpi in un’anima.Kimberly tornò a casa,molto più tranquilla dell’ultima volta che l’aveva lasciata.Mentre l’angelo tornò dove si trovava prima di essere svegliato da quel rumore,che era il pianto della ragazza che ama.
Rimase a riposare per circa 3 ore…e si erano fatte le 8 di sera…tornò a casa per la cena,e poi riprese il discorso col padre.
“Avete trovato il modo per diventare umano?” chiese il ragazzo.
“Mi sono rivolto al più anziano degli angeli…ha detto che se la pozione non funziona…bisognerebbe…”
“Che cosa?Sono disposto a tutto…padre…oggi ho pianto per la prima volta…”disse il ragazzo con lo sguardo rivolto a terra…
“Sul serio?Mmm…non so come mai hai questa improvvisa voglia di diventare umano…ma se questo ha qualche collegamento al tuo pianto di oggi…ti aiuterò in tutti i modi…ma ti avverto…questa volta devi fare una cosa più pericolosa…”Il padre era ora diventato più serio che mai.Aveva un’aria anche molto preoccupata,non voleva perdere suo figlio maggiore…Angel era responsabile e consapevole,questo lo sapeva molto bene,non c’era angelo al mondo che lo conoscesse meglio di suo padre.
“Grazie padre…ditemi pure quello che devo fare,ed io lo farò…”Il ragazzo aveva notato quell’aria preoccupata del padre…dentro se pensava “non ti preoccupare,so badare a me stesso,mi comporterò bene e sarò molto attento…”…ma il suo sguardo lo diceva al posto delle parole.
“Stai molto attento…devi lasciarti cadere da un posto non troppo alto altrimenti ti faresti male…sali sopra una nuvola,chiudi gli occhi,e lasciati cadere,senza trattenerti con le ali…qualche ferita l’avrai,ma non preoccuparti…poi…vai da lei…capito?Io sono qui che ti aspetto,arrivederci figliolo,ti voglio bene.”
Il ragazzo sorrise ed abbracciò il padre,che condivise il gesto.Poi si guardarono negli occhi,non c’era bisogno delle parole,i loro sguardi si capivano perfettamente.
Il giorno dopo,alle prime luci del mattino,tirava un’aria fresca,che muoveva i capelli fini dell’angelo.Si trovava sul bordo del luogo indicato dal padre…una nuvola sopra al mare,così quando si fosse buttato,sarebbe caduto in acqua,evitando graffi e lividi,e forse meno dolore.Fu in quel momento,mentre l’aria si era abbassata,che il ragazzo chiuse gli occhi,pensò solo alla ragazza che stava per incontrare…e senza che se ne accorgesse,non aveva più nulla sotto i piedi,sentendosi precipitare nel vuoto.

 
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Momento di passaggio

Post n°3 pubblicato il 21 Giugno 2009 da complice_virtuale
 
Foto di complice_virtuale

 

Rimango immobile,facendomi plasmare dagli eventi.Rimango immobile,
in silenzio.Rimango immobile ad osservare la notte,a pensare che tutto andrà bene.
Sono la marionetta del tempo,la marionetta della mia paura.E mi sveglio,reagisco,
stringo i pugni,rafforzo i nervi,faccio respirare intensamente ogni mia cellula.Aria.
E mi fermo a pensare che tutto andrà bene.Mi fermo a pensare che sarò io a far andare tutto bene.

 
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