A conclusione del IV Congresso provinciale delle Acli Terra di Foggia, il presidente provinciale delle ACLI di Capitanata Antonio Russo, insieme al Presidente Nazionale dell'Associazione agricola, Michele Zannini, hanno dichiarato di condividere le ragioni dello stato di agitazione dei lavoratori agricoli di Capitanata che protestano contro gli effetti sempre più duri della crisi sul comparto.Le rivendicazioni degli agricoltori della provincia , come quelle di tutte le aziende a conduzione familiare, denunciano il mancato finanziamento del fondo di solidarietà, l'eccesso di fiscalità e di burocrazia, le difficoltà di reperire credito, la dipendenza assoluta da reti distributive incontrollabili, la rarefazione di un welfare dedicato.La politica, ad ogni livello, non può ignorare le proprie responsabilità di programmazione e di decisione: comunità, territori, persone sono risorse irrinunciabili non solo per la sopravvivenza di un comparto, ma soprattutto per la sua essenziale integrazione con l'economia e la società.A conclusione del Congresso, le ACLI dichiarano di essere schierate con gli agricoltori della Capitanata e con tutti i lavoratori che si mobilitano in Italia per una nuova centralità dell'agricoltura nelle politiche europee, nazionali territoriali ". Fonte: http://www.teleradioerre.it/news/articolo.asp?idart=48360
Le Acli sulla crisi dell'agricoltura in Capitanata
A conclusione del IV Congresso provinciale delle Acli Terra di Foggia, il presidente provinciale delle ACLI di Capitanata Antonio Russo, insieme al Presidente Nazionale dell'Associazione agricola, Michele Zannini, hanno dichiarato di condividere le ragioni dello stato di agitazione dei lavoratori agricoli di Capitanata che protestano contro gli effetti sempre più duri della crisi sul comparto.Le rivendicazioni degli agricoltori della provincia , come quelle di tutte le aziende a conduzione familiare, denunciano il mancato finanziamento del fondo di solidarietà, l'eccesso di fiscalità e di burocrazia, le difficoltà di reperire credito, la dipendenza assoluta da reti distributive incontrollabili, la rarefazione di un welfare dedicato.La politica, ad ogni livello, non può ignorare le proprie responsabilità di programmazione e di decisione: comunità, territori, persone sono risorse irrinunciabili non solo per la sopravvivenza di un comparto, ma soprattutto per la sua essenziale integrazione con l'economia e la società.A conclusione del Congresso, le ACLI dichiarano di essere schierate con gli agricoltori della Capitanata e con tutti i lavoratori che si mobilitano in Italia per una nuova centralità dell'agricoltura nelle politiche europee, nazionali territoriali ". Fonte: http://www.teleradioerre.it/news/articolo.asp?idart=48360