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Una finta democrazia

Post n°6 pubblicato il 25 Luglio 2024 da santity

Alcune considerazioni. Gli Usa non sono nati come una democrazia. Sono nati come una secessione dall'Impero Britannico di coloni guidati da una oligarchia terriera proprietaria di schiavi. Addirittura secondo una certa storiografia afroamericana, al di la' delle questioni relative all'imposizione di tasse a al monopolio del te', tali oligarchie consapevoli che l'Inghilterra stava procedendo verso l'abolizione della schiavitu', timorose dunque di perdere la fonte della loro ricchezza e del loro potere, promossero la secessione dalla madre patria. Furono, gli Usa, uno stato liberale solo per i coloni proveniente dalla Gran Bretagna e Nord Europa. Nei decenni centrali del XX secolo hanno in qualche modo allargato la loro inclusivita' sia grazie al movimento operaio che poi successivamente ai movimenti di emancipazione afroamericani. Gia' pero' a partire dagli anni 70 del secolo scorso, di fronte alle sconfitte militari attribuite ad una opinione pubblica ostile e alla crisi economica, tra le oligarchie statunitensi si inizio' a denunciare gli eccessi di democrazia auspicando il ritorno a forme piu' oligarchiche di governo. Con l'amministrazione Reagan, questi auspici divennero realta', comincio' quel fenomeno che ora noi conosciamo come controrivoluzione liberista e che oggi, con la presidenza di Biden, personaggio invecchiato e non piu' lucido, e' giunto ad un tale degrado per cui agli osservatori un po' attenti alle cose e non affetti da fanatismo pro USA e' diventato chiaro come la gestione degli affari strategici di questo Paese sia nelle mani di agenzie governative e di gruppi di pressione legati ai grandi gruppi finanziari e militari industriali e non a cariche istiruzionali democraticamente elette, che ormai fanno quasi solamente da copertura di legittimazione. Fra l'altro, tecnicamente parlando, il loro sistema di elezione del presidente, che non viene eletto direttamente ma attraverso la nomina dei cosiddetti grandi elettori in ogni stato, che pero' da' un numero superiore di delegati rispetto alla loro consistenza demografica agli stati meno popolati, col risultato che un candidato con meno voti complessivi degli elettori, ma con con piu' delegati a suo favore possa diventare presidente. Una vera e propria negazione del principio democratico, ma una assicurazione per le oligarchie dalla possibilita', per quanto remota, che un candidato con un programma ``eccessivamente``progressista o pacifista possa vincere le elezioni. Quindi questo sciagurato appoggio al criminale Netanyahu da parte del Congresso Usa non e' in discontinuita' con la storia e la cultura politica di questo Paese, dominato prima dall'aristocrazia schiavista successivamente dai grandi gruppi industriali ed ora da quelli finanziari e dall'industria militare. Un Paese che del resto e' cresciuto con la schiavitu', il genocidio dei nativi americani e la conquista delle loro terre, e successivamente imponendo il proprio dominio economico sul resto del continente americano, prelevandone le ricchezze. Un Paese in cui la lettura letterale dei testi religiosi ispirata da un protestantesimo fondamentalista ha prodotto l'autopercezione di essere un nuovo popolo eletto, di avere un destino manifesto da perseguire. Tutti elementi ideologici che sicuramente sono andati a convergere con il sionismo. Una confluenza di elementi ideologici che si uniscono alla necessita' di difendere la propria egemonia globale, ormai in declino, li porta a sostenere un Paese, che nelle sue ridotte dimensioni, e' una propria copia, una vera e propria replicazione della sua storia.
La democrazia e' un sistema migliore di altri solo se fondato su principi universalistici, sia al proprio interno che nei rapporti internazionali. Una democrazia consapevole di quelle forze e quegli interessi che spingono verso le diseguaglianze sociali ed il militarismo e li sappia tenere sotto controllo ed eradicare le basi del loro consenso. Una democrazia formale dominata da oligarchie militariste, imbevuta di suprematismo culturale, se non addirittura etnico puo' essere addirittura peggio di paesi non democratici formalmente, ma meno militaristi e non imbevuti di suprematismo. Ma poi non si tratta piu' di democrazie, ma di oligarchie variamente cniugate.

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