Si può fare di più!

Comunista nel Terzo Millennio...


Salve compagni ed amici.Dopo aver esordito nel primo messaggio trascrivendo quanto diceva Règis Debray nel suo saggio “Rivoluzione nella rivoluzione?” (Feltrinelli, Milano, 1967), credo di dover adesso motivare tale scelta introduttiva specificando quello che vuole essere l’obiettivo fondamentale di questo mio nuovo blog.E’ stato posto alla mia attenzione qualche mese fa, in un forum paesano tendenzialmente di natura politica, l’interessante quesito: “Cosa significa essere comunista nel Terzo Millennio???”.Ovvero… detto in altri termini, cosa può significare oggi, dopo le radicali trasformazioni a cui abbiamo assistito e che stiamo ancora vivendo, il continuare a definirsi “comunista”???Ed in che modo poi questa ideologia potrà oggi manifestarsi nell’azione politica ??? Non dimentichiamoci cari compagni, quanto Togliatti ci ha insegnato. E cioè che “al mutare della situazione storica deve trasformarsi anche il Partito rivoluzionario”. La lotta si deve quindi sviluppare su terreni nuovi; deve assumere contenuti e ampiezze che nel passato non aveva avuto.In un momento come questo perciò, di faticosa e difficile elaborazione, ritengo più che mai necessario guardare al passato per capire da dove veniamo... furtivamente poi sbirciare il futuro… non trascurando però il presente. Perché il presente altro non è se non la storia che ci appartiene, quella che noi stiamo scrivendo giorno per giorno sui libri della memoria. Un abbraccio … vi lascio alla lettura di una delle più belle lettere di Antonio Gramsci al figlio, dove il prigioniero politico non potendo esprimere tutto il suo pensiero perché la censura non  lo avrebbe permesso, si limita a spiegare in una sottintesa passione politica al figlio che cos’è davvero la storia. “Carissimo Delio,     mi sento un po’ stanco e non posso scriverti molto. Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti più di ogni altra cosa. Ma è così?      Ti abbraccio”(Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, ed.Einaudi, Torino)