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« Messaggio #1La forza del pensiero...... »

Comunista nel Terzo Millennio...

Post n°2 pubblicato il 26 Maggio 2006 da sfegatata.comunista

Salve compagni ed amici.

Dopo aver esordito nel primo messaggio trascrivendo quanto diceva Règis Debray nel suo saggio “Rivoluzione nella rivoluzione?” (Feltrinelli, Milano, 1967), credo di dover adesso motivare tale scelta introduttiva specificando quello che vuole essere l’obiettivo fondamentale di questo mio nuovo blog.

E’ stato posto alla mia attenzione qualche mese fa, in un forum paesano tendenzialmente di natura politica, l’interessante quesito: “Cosa significa essere comunista nel Terzo Millennio???”.

Ovvero… detto in altri termini, cosa può significare oggi, dopo le radicali trasformazioni a cui abbiamo assistito e che stiamo ancora vivendo, il continuare a definirsi “comunista”???

Ed in che modo poi questa ideologia potrà oggi manifestarsi nell’azione politica ???

Non dimentichiamoci cari compagni, quanto Togliatti ci ha insegnato. E cioè che “al mutare della situazione storica deve trasformarsi anche il Partito rivoluzionario”. La lotta si deve quindi sviluppare su terreni nuovi; deve assumere contenuti e ampiezze che nel passato non aveva avuto.

In un momento come questo perciò, di faticosa e difficile elaborazione, ritengo più che mai necessario guardare al passato per capire da dove veniamo... furtivamente poi sbirciare il futuro… non trascurando però il presente. Perché il presente altro non è se non la storia che ci appartiene, quella che noi stiamo scrivendo giorno per giorno sui libri della memoria.

Un abbraccio … vi lascio alla lettura di una delle più belle lettere di Antonio Gramsci al figlio, dove il prigioniero politico non potendo esprimere tutto il suo pensiero perché la censura non  lo avrebbe permesso, si limita a spiegare in una sottintesa passione politica al figlio che cos’è davvero la storia.

 “Carissimo Delio,

     mi sento un po’ stanco e non posso scriverti molto. Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti più di ogni altra cosa. Ma è così?

      Ti abbraccio”

(Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, ed.Einaudi, Torino)

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Commenti al Post:
lenin1986
lenin1986 il 26/05/06 alle 19:25 via WEB
cosa intedi dire dicendo che i comunisti sono cambiati??? io mi sento comunista...e non ritengo di pensarla diversamente dal compagno lenin o da marx...
 
 
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 26/05/06 alle 20:12 via WEB
Non dico che i comunisti sono cambiati, voglio solo dire che essere comunista oggi ha un significato diverso rispetto ai tempi di marx e di Lenin. Sono cambiate le condizioni storiche, e ciò a mia detta, porta immancabilmente ad una reinterpretazione del concetto stesso di comunismo. Non so se mi spiego. E' comunque difficile farlo in poche battute, ma se mi seguirai nel percorso che andrò a fare, messaggio dopo messaggio, magari riuscirò a farti capire meglio. Un saluto per ora compagno... e hasta la victoria siempre.
 
   
dante_mutante
dante_mutante il 29/05/06 alle 14:54 via WEB
perfettamente d'accordo! ho sostenuto una posizione simile qualche tempo fa! ma non significa che siamo meno "compagni"!! hasta siempre!
 
     
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 30/05/06 alle 23:05 via WEB
Caro compagno… la mia posizione e di conseguenza anche la tua, altro non sarebbero se non la riproposta del pensiero di Togliatti in chiave moderna, il quale già nel ’47 riteneva che l’azione della classe operaia deve tracciare strade nuove al mutare delle condizioni storiche, e prevedere inoltre il modo come esse si svilupperanno per poterle “battere” con passo sicuro!!! Ciò ovviamente non implica che si è meno comunisti come tu mi insegni; è semmai un guardare all’ideologia comunista come una guida per l’azione, una specie di bussola che ci dirigerà verso la strada giusta, ovvero… verso “la strada italiana della lotta per la democrazia e il socialismo”. Hasta la victoria!!! Siempre!!!
 
lubely
lubely il 26/05/06 alle 22:43 via WEB
Bhè, in parte è vero. Sono mutate le condizioni generali, ma i problemi sono sempre quelli (pace, lavoro, solidarietà ecc ecc). Sono cambiati gli strumenti per cercare di risolvere i problemi. E ci sono più problemi di prima, credo. Insomma, cambia la pelle, non cambia il cuore.
 
 
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 30/05/06 alle 23:05 via WEB
Bravo…hai capito, sono mutati o devono mutare gli strumenti. I contenuti ed i significati restano sempre gli stessi; e il comunismo resta comunque un indirizzo generale che deve affermarsi e nella lotta contro chi nega il valore dell’uomo e nella lotta per un mondo nuovo.
 
eloise00
eloise00 il 29/05/06 alle 14:37 via WEB
fantasticoooooo il tuo blog... resistere resistere resistere
 
 
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 30/05/06 alle 23:08 via WEB
Si compagna… ora e sempre Resistenza!!! Ma la parola d’ordine per me resta comunque: PARTECIPAZIONE!!!
 
robylone
robylone il 29/05/06 alle 23:44 via WEB
COMPLIMENTI!!!Se vuoi altre notizie su biennio rosso e nascita del partito comunista italiano puoi dare un'occhiata al mio blog!!!ciao
 
 
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 30/05/06 alle 23:10 via WEB
Visiterò senz'altro il tuo blog e se avrò bisogno di notizie non mancherò di chiedertele. Grazie comunque per la tua gentile disponibilità. Hasta l'amicizia compagno ;-)!!!
 
   
Lolit_arieccola
Lolit_arieccola il 30/05/06 alle 23:19 via WEB
Sebbene io sia anarchica, stimo Fauso e devo dire che il sottotitolo del tuo blog è azzeccatissimo per il nostro Bel Paese...
 
     
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 02/06/06 alle 23:03 via WEB
Invero anch’io stimo molto Fausto e come uomo politico e come uomo di cultura, per questo ne ho riportato un pensiero che ritengo molto ardito. Non sono comunque una bertinottiana ma un Ds-sina convinta. Riguardo te invece, leggo che ti definisci anarchica, ti spiace spiegarmi in breve cosa significa l’essere anarchici e come si realizza o concretizza quest’anarchia alla luce dello stato di cose esistenti??? In attesa di risposta…ti abbraccio…
 
jacopo147
jacopo147 il 31/05/06 alle 05:06 via WEB
io personalemte mi limito a tenere presente il fine e ad agire di conseguenza venendo meno ai valori rappresentati in quel fine il meno possibile. le leggi base della "scienza" marxista comunque sono valide oggi come 200 anni fa o come 2000 anni fa, quindi non vedo motivo per deviare da quelle, vanno adattati solo i metodi, senza però diventare "democratici" e quindi cadere nella trappola dell'annullamento della forza rivoluzionaria.
 
 
sfegatata.comunista
sfegatata.comunista il 02/06/06 alle 23:04 via WEB
Caro compagno, ritengo che proprio in quella parola che tu metti tra parentesi debba essere ricercata, se mai esiste, la diversità di pensiero tra ciò che io affermo e ciò che te non condividi. Definisci il marxismo una “scienza”. Vorrei non trascurassi il fatto che il cammino di ogni scienza si realizza anche attraverso grandi svolte che lungi dal negare le conquiste precedenti, aprono solamente nuove strade su cui poter transitare nel cammino verso la conoscenza. Non si tratta quindi di negare o meno i valori e/o principi dell’ideologia marxista, ma solo di trovare altri percorsi e quindi altri modi di esprimere l’idea rivoluzionaria. Tutto qui. Un saluto compagno… vigoroso e a pugno chiuso (come tradizione esige).
 
mystic_downpour
mystic_downpour il 28/06/06 alle 14:12 via WEB
Premetto che poco conosco e poco mi interessano le 'dinamiche di partito', in quanto l' unica esperienza in merito l' ho avuta da ragazzo in seno ad un movimento siglato MSI (avete capito bene, sono un neofascista pentito). Quindi, cosa significa essere comunisti oggi, per il sottoscritto? La risposta io la trovo nella concezione più elementare del termine 'Comunismo': società priva di distinzione di classe. Essere comunisti significa battersi per questo. Ma, come ovvio, ogni lotta deve avere le sue priorità, ed ogni vera lotta non deve avere quartiere. Qual' è, oggi, il quartiere? Il mondo. E quale la priorità? I veri diseredati, quelli che non possono liberamente accedere ai beni primari: all' acqua, all' energia, ma anche e soprattutto alla certezza di non venire sventrati sotto il tiro "accidentale" di un Apache o di un F16. Oggi l' operaio può permettersi la Uno e non il Cayenne. Rode, ma ci sta tutto. Oggi un bambino palestinese non sa se vedrà suo padre alla sera, non sa se vedrà mai i suoi vent' anni. E questo non si può tollerare. Il comunismo, oggi, è combattere questa sperequazione di diritti e di certezze. Il comunismo, oggi, è combattere il rivoltante egoismo e la putrida indifferenza che permea e pervade il mondo occidentale, quello 'civile'. IMHO. - L.
 
Armada123
Armada123 il 17/08/06 alle 15:47 via WEB
Pensavo che molta gente facesse dell'ignoranza politica una noncuranza e invece su questo blog trovo proprio il contrario ossia è diventata un vanto... come mai tra le vostre pagine non leggo per esempio la storia di quando, nel 1936,il PCdI tentò di salire sulla barca vincente di allora (il governo fascista)e l'unità titolava "fratelli in camicia nera..." e proseguiva l'articolo in prima pagina abbracciando gli ideali e lo statuto di San Sepolcro dei Fasci di Combattimento di Benito Mussolini del 1919 e facendo di quello statuto il loro ideale di Stato Socialista e rivoluzionario... oppure si potrebbe parlare di come la storia comunista abbia insabbiato e infangato il nome del FONDATORE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO ossia NICOLA BOMBACCI... Ma poi mi rendo conto del motivo che hanno spinto i comunisti italiani come Togliatti a dimenticare quel nome, infatti il Bombacci (amico fraterno di Lenin e infatti prese anche parte alla rivoluzione d'Ottobre) fu prima cacciato dal partito da Lui fondato (PCdI) e poi ucciso dai partigiani rossi che esposero il suo cadavere a Piazzale Loreto solo perchè il Lenin di Romagna (cosi lo chiamavano i "compagni"), il "rivoluzionario del temperino" (altro suo soprannome derivante dal fatto che era una persona assolutamente pacifica che aveva paura di usare persino un temperino) aveva "osato" parlare alla camera e intraprendere relazioni sull'asse URSS-ITALIA senza interpellare il partito ed i suoi gerarchi... si potrebbero citare anche i 58 milioni di morti causati dai regimi comunisti ma capisco che sarebbe troppo per delle menti un pochino intorpidite da dogmi di propaganda e di partito... Claudio
 
io_non_voto
io_non_voto il 22/12/06 alle 11:04 via WEB
Ma come è possibile che esistano ancora i comunisti? Ma porca miseria, non vi vergognate? Ma porca miseria bis, non vi rendete conto dei disastri causati nel secolo scorso dalla vostra ideologia nefasta? Ma ci siete o ci fate?
 
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