Che fortuna!!!

Diffondete


10 arresti e 54 perquisizioni non fermeranno né la libertà di pensiero e di espressione politica né la lotta contro il colonialismo in Sardegna. Gli arresti e le perquisizioni che hanno colpito pesantemente alcune componenti della sinistra anticolonialista sarda, il movimento indipendentista in generale e in maniera particolare l´organizzazione “A Manca pro s´Indipendentzia” sono un´insulto ai principi fondamentali della libertà di pensiero e di espressione e partecipazione politica. Si tratta infatti in tutti i casi di militanti che hanno sempre condotto la loro attività alla luce del sole denunciando pubblicamente i meccanismi con cui il colonialismo impoverisce la Sardegna e lo scandalo dell´occupazione militare che essa subisce. I compagni arrestati e le decine che hanno subito perquisizioni durate anche 14 ore, sono compagni che hanno sempre lottato a viso aperto nella scuola, fra i lavoratori, fra i disoccupati per difendere la lingua e la cultura sarda, per lottare contro le basi che devastano la nostra terra. Si tratta di compagni che hanno manifestato pubblicamente contro la guerra, per la solidarietà dei popoli oppressi, in favore dei diritti dei lavoratori e contro la globalizzazione imperialista, partecipando sempre al dibattito politico sardo e internazionale sul terreno dell´indipendentismo e dell´anticolonialismo di sinistra. Ci appelliamo a tutti i democratici, agli antifascisti, per fare in modo che a questo duro colpo segua una reazione decisa e ferma di solidarietà e di sdegno, capace di organizzare un fronte unico il più ampio possibile basato sul principio fondamentale del diritto alla partecipazione politica di tutti i cittadini. È infatti questo diritto fondamentale che viene violato con questa ondata di arresti, perquisizioni e sequestri ed è chiara la matrice politica dell´operazione di polizia tesa a sradicare dalle fondamenta qualunque cosa che in Sardegna “puzzi” di lotta di liberazione nazionale e sociale. Sulla base di un teorema noto con il nome di “Teorema Pisanu” si vuole fare credere che i militanti colpiti siano pericolosi terroristi e si usano le leggi speciali Reale-Cossiga (ancora in vigore) e le ultime, codine modifiche approvate con il cosiddetto “pacchetto Pisanu” per tentare di demolire una voce scomoda in Sardegna la quale non nasconde proprio nulla sotto la lotta dichiarata, aperta e pubblica per una Sardegna diversa. Abbiamo il dovere morale e politico di dare una risposta e di prendere una posizione netta su questo: il tentativo di creare divisioni e isolamenti deve essere rispedito al mittente sotto il segno dell´unità di tutti i democratici, degli antifascisti, degli indipendentisti, e di tutti i movimenti popolari progressisti in generale. Questo non è solo un attacco gravissimo ad A manca pro s´Indipendentzia, e agli altri militanti colpiti. Si tratta invece di un monito per tutti coloro che vogliono condurre l´attività politica in maniera non conformista: chi esce fuori dal solco verrà colpito duramente e criminalizzato. A questo tentativo bisogna rispondere uniti, perché su questa risposta grava la possibilità che in Sardegna cali un silenzio terrificante per i prossimi anni a venire dove nessuno si sentirà più libero di manifestare il proprio dissenso! Le organizzazioni, i movimenti, le associazioni, gli individui firmatari di questo documento mettono a disposizione le loro energie e risorse per organizzare una forte risposta democratica a questo tentativo di criminalizzazione della attività politica in generale. La libertà di pensiero e di espressione politica non può essere processata! Non passeranno!Tratto da: www.indymedia.org