"...A valle di Sermoneta, alle pendici del monte Corvino,
è situata l’Abbazia di Valvisciolo le cui origini risalgono all’8° secolo. Il luogo è suggestivo: i monti la proteggono dai venti del nord; l'ampio piazzale consente allo sguardo di planare sulla suggestione dell’agro fino al mare..."
É un luogo magico, forte.Quando sali i 5gradini che ti conducono dentro la
chiesa, rimani senza fiato. Come se tutto il passato che è vissuto li dentro, fosse davanti ai tuoi occhi. Pietra su pietra,
senti e tocchi con le sensazioni, con la pelle, tutte le emozioni e le situazioni di cui è piena l'abbazia. I suoi miti, le sue leggende, si intrecciano fitte come la trama di un tappeto; ed è questo Valvisciolo: è storia, è arte, è mistero, è pace. Tutto in proporzione variabile, tutto in un salire e scendere che gira dentro.
Li il tempo e lo spazio non esistono.
Esiste il canto degli uccellini, continuo e massacrante per le orecchie, ma un toccasana per l'anima. Esiste la calma del chiostro e della sala del Capitolo, con la sua semplicità, con il fresco silenzio che parla molto più di discorsi articolati.Esiste il mistero dei simboli e delle leggende: i Templari, che hanno lasciato vari segni, i punti interrogativi che hanno lasciato nel loro passaggio, sono tutt'ora affascinanti.E ci si sente leggeri, unici. Tanto da non voler più andare via.Alla prossima.Sara.
